CANTINA GIUSTI WINE, APRE L'AVVENIRISTA CANTINA IPOGEA

Da lunedì 6 luglio nella splendida cornice della tenuta di Nervesa della Battaglia (TV) degustazioni, visite guidate e molto altro animeranno l’esperienza

 

Apre finalmente al pubblico lunedì 6 luglio l’avveniristica cantina ipogea di Giusti Wine a Nervesa della Battaglia: 5 piani che si spingono fino ad 8 metri sotto terra, ai piedi dell’Abbazia di Sant’Eustachio, nel cuore della Tenuta Sienna - una delle dieci tenute di vigneti di proprietà, dove si coltivano uve destinate a diventare Asolo Prosecco Superiore. Si tratta di una vera e propria opera d’arte, progettata dall’architetto Armando Guizzo, che ha richiesto 5 anni di lavoro di cui 2 per le autorizzazioni, 1 per il progetto esecutivo sviluppato con ben 300 tavole e 2 per la realizzazione. La cantina, che ha richiesto un investimento di 15 milioni di euro, è stata realizzata nel pieno rispetto della filosofia della Giusti Wine, in totale armonia con il paesaggio che la ospita, sottoposto a vincolo ambientale. Progettata per riprodurre il movimento naturale delle colline, è sovrastata da un vigneto per essere ancor meglio integrata nel paesaggio. Sarà aperta alle visite con un percorso dedicato, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza: attraverso una promenade tra i luoghi di produzione, i visitatori potranno scoprire come nasce il vino, quali sono le caratteristiche dei diversi vitigni e conoscere la storia del fondatore Ermenegildo Giusti. Il percorso proseguirà fino ad arrivare alla piazzetta interrata, valorizzata da alberature e un velo d’acqua a cascata, dove concedersi una fresca pausa. La visita si concluderà sul belvedere dove godere della vista sui vigneti di proprietà, sul Montello e sull’Abbazia di Sant’Eustachio. Proprio il belvedere ospiterà cene ed eventi esclusivi.

Un progetto, quello della nuova cantina, fortemente voluto da Ermenegildo Giusti, imprenditore italo canadese che per amore del proprio territorio ha dato il via ad una vera e propria opera di valorizzazione del Montello. Un atto d’amore per la sua terra d’origine che, negli ultimi tre anni, ha visto aumentare le presenze turistiche del 400%. L’apertura al pubblico è l’occasione, per l’azienda di Nervesa, per inaugurare un nuovo, fondamentale capitolo della sua storia, che la vedrà sempre più ambasciatrice delle bellezze di una zona ricchissima di fascino e di attrattive ma ancora poco conosciuta. L’obiettivo è creare un nuovo polo che unisca il turismo enogastronomico a quello culturale, collegando al percorso di visita dalla cantina quello all’Abbazia di Sant’Eustachio, dove fu scritto il Galateo da Monsignor Della Casa, monumento recuperato da Giusti grazie ad uno splendido restauro che ne ha permesso la riapertura.

Giusti Wine Via Arditi 14/A 31040 Nervesa della Battaglia Orari di apertura: lunedì – venerdì 09.00 – 19.00; sabato 10.00 – 18.00; domenica 14.00 – 18.00

Per maggiori informazioni e prenotazioni: 0422 720198 – welcome@giustiwine.com

La Giusti Wine è una proprietà di Ermenegildo Giusti, imprenditore canadese originario dell’area, che nel 2000 ha deciso di valorizzare il territorio di Asolo e del Montello, vocato ai vini di qualità sin dall’epoca della Serenissima Repubblica di Venezia tanto che veniva tassato maggiormente rispetto agli altri. Partito da soli due ettari di vigneto, ha sviluppato con passione il progetto arrivando oggi a oltre 70 ettari vitati, distribuiti in 10 tenute e circa 100 complessivi di proprietà, e avviando progetti importanti di promozione del territorio, come l’enoturismo, il recupero dell’antica Abbazia di Sant’Eustachio (1062), dove nel XVI secolo Monsignor Della Casa scrisse Il Galateo. www.giustiwine.com

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Roberto Vitali

Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981

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