CAMILLA’S KITCHEN DUEPUNTOZERO
Arredi dai colori tenui, musica soft, tovagliati candidi e servizi da tavola di gusto classico. Sono la nota distintiva del Camilla's Kitchen duepuntozero”, nuova denominazione del locale elegante ed informale incastonato nella Torino aulica, a due passi da Piazza Vittorio, dal Po e dalla magica collina.
Un classico che si rinnova e da poco più di un mese ha riaperto secondo una nuova filosofia. Prima ancora che un ristorante, un convivio per gli amanti della buona tavola. 7 giorni su 7 – da lunedì a sabato solo alla sera, la domenica a pranzo - , si propone come un punto di riferimento dove fino al dopoteatro e al dopo cinema, ordinando anche solo un piatto, ci si riappropria di atmosfere e tradizioni della migliore cucina italiana. Non solo piemontese.
Registi del “refresh” una coppia di amici, artefici di molti locali torinesi di nuova generazione, che partendo dalle propria esperienze hanno plasmato un progetto ristorativo che, pur tenendo conto dell’evoluzione della cucina, mira a valorizzare le radici, la semplicità e la genuinità di una tavola affidata al sapere ed all’esperienza di Walter Eynard.
Anima dello storico Flipot di Torre Pellice, primo locale extraurbano a fregiarsi delle 2 stelle Michelin, Eynard - insieme ad una brigata interamente ripensata ed a un preparato staff in sala - ambisce ora a far sentire il cliente come a casa, a “rassicurarlo” con una cucina che invogli ad attingere fra i piatti alla carta, o cedere alle tentazioni del menu degustazione o degli estemporanei “fuori carta” secondo i migliori prodotti del giorno… (menu a 40 o 50 €, rispettivamente per 3 e 5 portate).Tutto in un perfetto equilibrio fra piatti d’ispirazione valdese, i “fondamentali” della cucina italiana - a cominciare da spaghetti di Gragnano in salsa pomodoro e basilico fresco, onnipresenti in carta – ed imperdibili ricercatezze della miglior tradizione piemontese, come il vitello tonnato della nostra tradizione, la battuta di Fassona al coltello, i plin ai tre arrosti serviti al tovagliolo. Il menu autunnale, varato in questi giorni, contempla anche una insolita cocotte di lumache di Cherasco con porri dolci e noci, una zuppa di cipolle bianche su crostone al Castelmagno, bas de soie alla piemontese e varie specialità di cacciagione. Fra i dolci, la rara torta tradizionale delle valli Valdesi.
Ampio risalto, secondo le stagioni, anche al pesce di acqua dolce - dal salmerino allo storione, da trote e carpe, tinca gobba … e a formaggi eccellenti ma meno noti delle vallate piemontesi.
I vini privilegiano i piccoli produttori e spaziano fra referenze piemontesi ed una variegata selezione di etichette nazionali. Per degustarli al meglio, in alternativa alla classica bottiglia, in sintonia con il menu prescelto si può scegliere il servizio a calici, 3 o 5, rispettivamente per 15 o 20 €. Per gli intenditori, disponibile anche la “piccola cantina Eynard” che contempla una quarantina di varietà di Barolo, Barbaresco e rarità d’annate prestigiose.
Gran finale con i passiti, serviti in abbinamento ai dolci, ma anche con le note fresche e delicate dello Champagne Drappier, servito come benvenuto al momento dell’aperitivo, a tutto pasto o per un brindisi festoso.
Disponibili anche la carta degli Oli, da quelli liguri e del lago di Garda più delicati, al più corposo toscano, fino a quelli pugliesi e siciliani dalle sfumature più intense; la carta dei caffè, con una scelta fra sette miscele, e quella dei distillati, con referenze da veri intenditori…
All’intimità degli ambienti interni, in grado di accogliere 45 coperti in due sale, si aggiungono una trentina di coperti del déhors esterno, a breve chiuso e riscaldato, pensato anche per accogliere i fumatori. Tre spazi che rendono il “Camilla's Kichen 2.0” particolarmente versatile, ideale come cornice di serate a tema (periodicamente, indicativamente il giovedì), conferenze, feste private, presentazioni e show cooking. Su richiesta, lo stesso Walter Eynard potrà invece portare “chiavi in mano” esperienza, ricette e servizio direttamente a casa per eventi e banchetti personalizzati.
Da segnalare che il “Camilla's Kitchen 2.0” è un locale pet friendly, dove anche i piccoli animali sono i benvenuti. Basta informare preventivamente la direzione così da accogliere al meglio anche gli ospiti a quattrozampe!!
Claudio Zeni
Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).