CALATO IL SIPARIO SULLA MOSTRA FAUSTO MELOTTI. QUANDO LA MUSICA DIVENTA SCULTURA

La mostra “Fausto Melotti. Quando la musica diventa scultura” ha chiuso domenica 25 febbraio, dopo una proroga di 15 giorni, significativamente proposta al pubblico in seguito alle numerose manifestazioni di apprezzamento riscontrate da parte dei visitatori e soprattutto delle famiglie che hanno attraversato le sale del Castello di Miradolo, tra le meravigliose sculture, i disegni e le ceramiche.

La mostra ha rappresentato un’ottima occasione per promuovere l’arte e la musica presso i giovani, a cominciare dalla Giornata delle famiglie, voluta dalla Fondazione Cosso per domenica 4 febbraio, che ha portato al Castello di Miradolo oltre 500 persone e circa 150 famiglie con bambini, che hanno visitato gratuitamente la mostra. Le famiglie si sono confrontate con le opere esposte e con il racconto sviluppato appositamente per loro nelle sale grazie all’allestimento didattico “Da un metro in giù” e al libretto didattico “Il Gioco dell’arte”.

Numerose classi delle Scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria sono arrivate al Castello di Miradolo dal mese di novembre per svolgere i laboratori didattici proposti dalla sezione didattica della Fondazione Cosso. Tante le attività sviluppate con gli studenti di tutte le età, dalla realizzazione manuale di opere collettive per i più piccoli, ai giochi sul linguaggio e la narrazione per i più grandi; particolare successo hanno avuto i laboratori dedicati alla costruzione di una breve narrazione per immagini o video, con tablet messi a disposizione dalla Fondazione Cosso. Al termine di ogni laboratorio i video prodotti sono stati esposti in un totem multimediale all’interno del Castello, in un racconto sempre rinnovato delle visioni dei partecipanti.

Nel mese di gennaio oltre 500 studenti, tra i 14 e i 18 anni, hanno visitato la mostra e assistito alle matinée loro riservate del Concerto “Metamorphosis”, nell’ambito del “Progetto Ulisse”, progetto didattico proposto dalla Fondazione Cosso e da “Avant-dernière pensée” per l’anno scolastico 2017/2018. Si tratta di 19 classi di 4 Istituti di formazione superiore della Città di Pinerolo: i Licei G. F. Porporato, M. Curie, M. Buniva e l’Istituto di Istruzione A. Porro, a indirizzo tecnico-commerciale e turistico. Gli studenti, per i quali la partecipazione al “Progetto Ulisse” rappresenta anche un percorso di Alternanza Scuola-Lavoro, sono stati guidati da un gruppo di professionisti dell’arte alla scoperta dei principali aspetti legati all’ideazione e all’allestimento della mostra e della performance “Metamorphosis”.

Paola Eynard, Vicepresidente Fondazione Cosso: "La mostra che si è appena conclusa ha rappresentato una grande opportunità di sperimentazione per la Fondazione Cosso che, con il passare del tempo, si conferma come luogo d'eccellenza per la ricerca nel campo delle arti. Abbiamo lavorato a lungo e con grande impegno, con la collaborazione dei curatori e del progetto artistico Avant-dernière pensée, perchè l'arte dialogasse con la musica e con gli spazi del Castello di Miradolo, curando ogni aspetto dell'allestimento, dell'illuminazione, dell'installazione sonora per creare un suggestivo racconto che potesse emozionare i nostri visitatori.

La ricerca che abbiamo condotto in occasione di questa mostra è andata ancora oltre con lo speciale allestimento didattico denominato "Da un metro in giù", e con il libretto didattico "Il gioco dell'arte", ideati dalla Fondazione Cosso per permettere ai bambini e alle famiglie di vivere un'esperienza di visita davvero coinvolgente, a misura di bimbo. Riproporremo "Da un metro in giù" anche in occasione delle prossime mostre, e invitiamo le famiglie e le scuole a venirci a trovare presto: in ogni momento dell'anno troveranno attività e percorsi di approfondimento sui temi dell'arte, della natura, della musica, del sociale".

Claudio Zeni

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Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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