BREGENZ LE LUCI DEL LAGO
Il lago di Costanza - il terzo lago più grande dell’Europa centrale si estende direttamente davanti a Bregenz (30.000 abitanti), la città capoluogo della regione del Vorarlberg, la più occidentale delle 9 regioni austriache. Questo vasto specchio d’acqua caratterizza la città: da qui lo sguardo è da sempre rivolto verso ovest, alle rive svizzere e tedesche con chi si da almeno 2000 anni, oltre che scambiarsi idee e progetti, con il lago che commercia faceva continua a fare da via di comunicazione nel senso più vasto del termine.
L’architettura contemporanea ha fatto diventare Bregenz un piccolo, ma interessante centro, dove architetti come Hans Hollein, Jean Nouvel e Peter Zumthor hanno lasciato un segno. Di recente a questi nomi si sono aggiunti quelli di Herzog & de Meuron, il duo di archistar svizzeri, già autori di capolavori come la Tate Gallery of Modern Art a Londra e lo stadio olimpico di Pechino. In dimensioni molto più contenute, a Bregenz sono stati autori del progetto per lo “Stadthotel Kleiner Löwe”, inaugurato nell’aprile 2024.
L’edificio, che affaccia sulla centralissima Kornmarktplatz. La stessa piazza Kornmarktplatz, a pochi passi dalle rive del lago, è il centro sociale e culturale della città. Qui si trovano la Kunsthaus Bregenz, opera del premio Pritzker Peter Zumthor, con il suo eccellente programma di mostre di arte contemporanea, il Museo del Vorarlberg, nonché il teatro, negozi, caffè e ristoranti. All’interno del Museo del Vorarlberg, che si dedica alla storia e all’attualità della regione, è presente l’installazione luminosa Colours/Lights/Lake dell’artista Miriam Prantl che riflette le diverse atmosfere luminose del Lago di Costanza. Rallentamento, calma, contemplazione: l’effetto dei colori e della luce mette in sintonia i visitatori con la mostra.
Il lago è protagonista anche dello straordinario festival estivo di musica, con la rappresentazione di famose opere liriche sul più grande palco galleggiante del mondo. Quest’anno andrà in scena dal 17 luglio al 17 agosto “Der Freischütz” (“Il franco cacciatore”), capolavoro del romanticismo di Carl Maria von Weber: nelle sere estive, mentre il sole tramonta sul lago, sul palco la storia d’amore dalle tinte gotiche fra i protagonisti dell’opera avrà come sfondo colline innevate, case di legno semidiroccate e alberi spogli, in un drammatico contrasto fra natura e scenografia. Il palcoscenico di Bregenz non è nuovo a effetti speciali: nel 2010 fu location per le avventure di James Bond in “A Quantum of Salace”. Per fare come gli abitanti di Bregenz, che nella bella stagione passano pause di lavoro e giornate libere sulle spiagge lacustri, bisogna fare l’esperienza di un rinfrescante bagno nel lago. La location balneare più particolare è senza dubbio il “Mili”, una curiosa costruzione su palafitte di legno. Questa, che è la più antica struttura balneare del Lago di Costanza, è stata costruita nel 1825 e in origine veniva utilizzata per addestrare le reclute al nuoto.
Oggi lo scenario è molto più rilassata, con i frequentatori del “Mili” che si rinfrescano nel lago o si rilassano sulla terrazza solarium, protetta dalla riva. Qui sono disponibili anche il SUP, un trampolino, il ping pong e una slackline che attraversa il Lago di Costanza. Il lungolago in estate è anche il luogo di incontro più popolare per gli abitanti di Bregenz. Va dal porto di Bregenz al lido di Lochau e lungo il percorso ci sono molte altre possibilità di balneazione, oltre che per passeggiare, prendere il sole, e fare barbecue. Per un aperitivo al calar del sole si va invece sul Fischersteg-Sunset-Bar. Nomen est omen: dove cento anni fa i pescatori gettavano le loro lenze, oggi ci si rilassa con un rinfrescante drink. Vista lago, naturalmente.
Claudio Zeni
Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).