BOTTEGA LANCIA NEGRONI PREMIX, IL COCKTAIL GIA' PRONTO

Nel panorama delle tendenze più consolidate il bere miscelato è una modalità di consumo diffusa a 360°, che attrae le nuove generazioni, interpretando alla perfezione il rito dell’aperitivo, spesso destinato a estendersi all’apericena e a diventare un modo per trascorrere in compagnia un’intera serata.

A questo proposito Bottega, cantina e distilleria di Bibano di Godega (TV), lancia Negroni Premix. È un cocktail, già pronto da consumare, contenuto in una piccola bottiglia monodose da 10 cl. Si tratta di un preparato di qualità eccellente, che ha origine dalla premiscelazione di tre prodotti targati Bottega: Vermouth Rosso, Bitter e Gin Bacur. Il dosaggio dei tre ingredienti selezionati dà vita a un Negroni caratterizzato da un perfetto equilibrio tra il sapore secco conferito dal gin, la nota dolce dovuta al vermouth e i sentori amaricanti del bitter.

Negroni Premix Bottega si presenta con il tipico colore rosso rubino dai riflessi vermigli, e con l’inconfondibile bouquet agrumato, caratterizzato dai sentori di arancia rossa, a cui si accompagnano intriganti note speziate e di erbe aromatiche. È un cocktail già pronto, da consumare on the rocks, con una scorza d’arancia. Ottimo con stuzzichini salati, olive verdi grosse, tartine integrali con petto d’anatra, prosciutto stagionato o salmone, si accompgna perfettamente anche con formaggi stagionati, quali il parmigiano e il pecorino.

Il Negroni è uno dei più tradizionali cocktail italiani. Nasce a Firenze nel lontano 1919. Nell’aristocratico Caffè Casoni, il Conte Camillo Negroni, cliente abituale del locale propose al barman Fosco Scarselli di rinforzare il solito cocktail Americano, sostituendo la soda con il gin. Questo nuovo cocktail, da subito apprezzato, prese il nome dello stesso Conte. Il Negroni si affermò rapidamente, diventando uno dei più famosi cocktail, sia a livello nazionale che mondiale. Rappresenta ancora oggi un simbolo dell’eccellenza della miscelazione italiana.

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Roberto Vitali

Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981

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