BONZANO VINI PIACEVOLMENTE MONFERRATO

Tre vini e una storia. Un progetto nato nel 2010 a cui fanno capo Simonetta Ghia suo marito Enrico e i cognati Stefano e Massimo Bonzano: i Bonzano Vini.

Ci troviamo chiaramente nel Monferrato, affascinante lembo di terra piemontese, non lontani da Casale Monferrato nel Comune di Rosignano. Qui celebri sono le antiche grotte scavate nella pietra dal contado, gli infernot, usate un tempo per conservare qualsiasi alimento e utilizzate ancora oggi per lasciare riposare i vini.

Il progetto è stato concepito sin dall’inizio con l’impianto dei vigneti sui terreni circostanti l’antica casa di famiglia “La Mandoletta”, famiglia che da sempre si occupa della coltivazione e trasformazione della pianta del pioppo. Pioppo ma anche tanta passione per la viticoltura e per il proprio territorio di origine. A dare ulteriore forza al progetto un nome prestigioso di un enologo di fama internazionale: Donato Lanati. Un amico per la famiglia della Bonzano Vini che opera da consulente in vigna e in cantina.

A Rosignano si lavora nel rispetto ambientale con una agricoltura sostenibile puntando alla coltivazione biologica. 20 ettari di vigneto la cui uva prodotta viene raccolta in piccole cassette per garantirne la qualità all’arrivo in cantina e la prima pigiatura viene effettuata dopo il raffreddamento delle uve stesse al fine di garantirne profumi e conservazione.

Attualmente la Bonzano Vini produce 8 etichette e proprio quest’anno sono state imbottigliate 2 riserve dedicato al nonno, Bruno Bonzano, e maturate in botti e barrique. Una Barbera Monferrato DOCG e un Monferrato Bianco denominato Geneviève in ricordo di un signora vissuta nell’800 nel casa di famiglia.

Tra i vini in produzione segnaliamo Armognan, prodotto da uve Chardonnay, Arneis e Sauvignon; il cui nome in lingua piemontese significa albicocca quel frutto che si ritrova nei profumi del vino mentre in bocca è decisamente fresco ed elegante, ideale per essere abbinato a piatti di mare e al sushi; Gajard,  un Monferrato DOC che fa solo acciaio. Piacevole, fresco, di ottima beva, Hostaria, un vino dal nome che ricorda lo stare insieme in modo conviviale, quello stare insieme che tutti in questi giorni ci auspichiamo di potere rivivere presto. Hostaria è un assemblaggio di uve Pinot Nero e Barbera, ha un bellissimo colore rosso rubino e bocca è corposo e presente ed elegante allo stesso tempo il sapore impreziosito da note di frutti rossi.

www.bonzanovini.it

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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