BLOOMSDAY DEDICATO A MOLLY BLOOM!
“Ulysses” non è solo Leopold Bloom! Il personaggio femminile Molly, sua moglie, è centrale per lo sviluppo di tutto il romanzo di Joyce e il suo celebre monologo interiore, che inizia e termina con una sequenza di “Yes”, è uno degli esempi più significativi e potenti di questo tipo di tecnica narrativa. Ebbene, anche per rendere a Molly Bloom un po’ di giustizia, a ridosso del fatidico 16 giugno, anche lei avrà finalmente il suo Bloomsday: più precisamente, appunto, il suo YES Festival, dal 13 al 16 giugno, a Derry, in Irlanda del Nord, sconfinando anche nella vicina contea di Donegal.
L’evento è davvero straordinario e con il suo ricco programma e suggestiva atmosfera è un ottimo motivo per programmare qualche giorno sull’isola di smeraldo, facendo un passaggio magari anche a Dublino, per unire i due festeggiamenti joyciani. Nella capitale vanno in scena dal 1950 e quest’anno il Bloomsday Festival inizia l’11 giugno, andando avanti, appunto, fino al 16 tra incontri, cinema, teatro, percorsi a tema… L’ideale è quindi iniziare dai luoghi Dublinesi, finendo, poi, in bellezza a Derry~Donegal: l’organizzazione scrive proprio così per sottolineare il ponte culturale tra Repubblica d’Irlanda e Irlanda del Nord.
YES Festival è stato pensato per rendere omaggio a Molly Bloom, il cui straordinario monologo nel romanzo di Joyce coincide, appunto, con l'episodio finale, diventato fonte di ispirazione per molte artiste, tra cui Kate Bush, che lo cita nel singolo The Sensual World.
E in relazione al punto finale di avvincente questo percorso artistico, culturale e sociale, domenica 16 giugno, il Bloomsday, nella sua versione di Derry~Donegal, sarà ribattezzato Molly Bloomsday per celebrare come non è mai stato fatto questo straordinario personaggio. Il festival rappresenta il culmine di ULYSSES European Odyssey, un progetto internazionale senza precedenti sostenuto da Creative Europe, che dal 2022 ha visto il coinvolgimento di 18 città partner, in 16 Paesi europei, per dar vita a un progetto multidisciplinare collettivo, partendo dal romanzo di Joyce come punto di ispirazione per esplorare temi contemporanei: dalla migrazione all'ambiente, dalla disabilità al benessere mentale, dalla democrazia a “The Future: A Female Vision”, il tema del gran finale di giugno 2024 in Irlanda.
Claudio Zeni
Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).