BETTELMATT GIOIELLO DI MONTAGNA

Una vera e propria “chicca” casearia del nord Piemonte, una produzione limitata, meno di 6 mila forme all’anno, realizzata solo ed esclusivamente in alpeggio tra i 1800 e i 2400 metri di altezza. I produttori sono 8 raggruppati in una Associazione e operativi su 7 alpeggi.
Siamo in Val d’Ossola ultimo lembo di montagna italiano prima di sconfinare in Svizzera, qui tra il 1200 e il 1300 avvenne la colonizzazione alpina della popolazione Walser e fu in quel periodo storico che il formaggio prodotto veniva utilizzato come moneta di scambio per il pagamento degli affitti per le concessioni degli alpeggi. Il nome Bettelmatt risale a quell’epoca e deriva da “battel” che significa questua e “matt” che in lingua germanica sta a significare pascolo.

Ancora oggi lo si produce con il latte delle mucche, in maggioranza di razza Bruna Italiana, che si nutrono delle erbe ed essenze dei rigogliosi e generosi pascoli, elementi che conferiscono al latte profumi e sapori straordinari.
Gli alpeggi sono posizionati tra la Valle Antigorio e la Val Formazza sui territori dei Comuni di Baceno, Premia e Formazza. Gli animali vengono munti due volte al giorno e la produzione del formaggio a latte crudo intero avviene dopo ogni mungitura.
Il Bettelmatt è indubbiamente motivo di richiamo turistico per queste montagne ma anche espressione di competizione sportiva. Nel 2007 infatti Gianluca Barp, operatore turistico, ha ideato la “BUT”: Bettelmatt Ultra Trail. Si tratta della BUT Formazza - Salomon Challenge - ovvero una corsa in solitaria sui sentieri e sugli alpeggi alla scoperta dei gioielli del territorio. Per il 2020 si può optare per la Bettelmatt Trail da 52 Km o per la Bettelmatt Sky Race di 35 Km, o ancora per la Bettelmatt Race di 22 Km.
Quest’anno per via dell’emergenza Covid l’organizzazione ha dovuto mettere in campo dei cambiamenti ma senza eliminare la competizione che ha avuto inizio il primo luglio e si concluderà domenica 20 settembre. Come fare per partecipare? Ecco le indicazioni giuste.
“La partenza e l’arrivo sono dal borgo di Riale, piccola perla della Val Formazza a 1731 metri d’altitudine. I partecipanti potranno registrare la propria prestazione e poi condividere la traccia GPS e il tempo ottenuto con gli organizzatori, che alla chiusura dell’evento provvederanno a stilare una “classifica virtuale” con tanto di premiazioni.

E se da una parte gli atleti professionisti potranno sfidarsi, anche se a distanza, rintuzzando vecchie rivalità sportive o provando ad emergere come nuovi protagonisti della gara, i semplici amanti della montagna avranno, invece, l’occasione di godersi con la giusta calma e all’andatura preferita i tesori naturali del territorio.”
Per partecipare non ci sono costi di iscrizione, è sufficiente avere la giusta attrezzatura, una sana passione per la montagna e la voglia di stare all’aria aperta. Inutile dire che la competizione è un’occasione per scattare entusiasmanti foto da utilizzare e condividere sui social.
E’ comunque una sfida “eroica” così come “eroico” viene definito il Bettelmatt delle Alpi Lepontine, un formaggio d’altri tempi e di oggi, un’eccellenza casearia della Regione amata dai gourmet e molto apprezzata da chi non finisce il pasto senza il sapore del latte.

https://bettelmattultratrail.it/

http://www.casarecasari.it/associazione-produttori-formaggio-bettelmatt

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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