ASPI, SOMMELIER PROFESSIONISTI A SCUOLA DI FORMAZIONE A BERGAMO
L’Associazione della Sommellerie Professionale Italiana, partner de Le Soste e Eurotoques, sbarca a Bergamo con un nuovo coordinatore e tanta voglia di fare. Dal 4 marzo il corso di primo livello.
«Per sommelier intendiamo un professionista di altissimo livello, depositario di una conoscenza a 360 gradi non solo del mondo-vino, ma anche di tutte le bevande che accompagnano il pasto: distillati, liquori, acque minerali, birre, tè, caffè, sakè e infusi. Il nuovo sommelier deve essere in grado di rispondere alle richieste più esigenti di un pubblico sempre più cosmopolita. Uno degli obiettivi di Aspi è di evitare che un ruolo così importante e prestigioso nelle strutture ristorative e alberghiere, in particolare quelle di più alto profilo, venga affidato a personale non adeguatamente preparato».
Questi i cardini della professione di sommelier-direttore di sala così come li intende Giuseppe Vaccarini, pavese, 65 anni, enologo, vincitore nel 1978 del Concorso Miglior Sommelier del Mondo A.S.I. (Association de la Sommellerie Internationale). Per sostenere queste sue convinzioni di alto profilo, nel 2007 ha costituito l’Aspi (Associazione della Sommellerie Professionale Italiana), di cui è tuttora presidente.
Tramite delegazioni sparse in tutta Italia, Aspi propone corsi e attività con l'obiettivo di offrire opportunità di crescita ed affermazione ai sommelier e di diffondere la cultura sul mondo del cibo e delle bevande.
La presenza di Aspi sul territorio di Bergamo è recente: dopo il primo approccio avviato nei mesi scorsi con la referente Laura Cassatelli, è stato nominato coordinatore di Aspi Bergamo Marco Locatelli, giovane direttore e socio dello chef Enrico Bartolini nello stellato Casual Ristorante, a Bergamo Alta.
Alla domanda se non ritiene di arrivare a Bergamo un po’ in ritardo rispetto ad associazioni simili (Ais, Onav, Seminario Veronelli) che in questa provincia sono già ben radicate, Vaccarini risponde:«Il problema era trovare i collaboratori giusti. So della ottima attività delle altre associazioni ma questo non ci spaventa. Noi ci rivolgiamo all’alta ristorazione, siamo l’unica associazione italiana membro di Asi - Association de la Sommellerie Internationale. Siamo partner di Le Soste e Eurotoques, che riuniscono i più quotati ristoratori italiani. La professione del sommelier non è ancora tutelata in Italia ma noi puntiamo a una professionalità di alto livello che un domani potrebbe diventare il curriculum obbligatorio per la costituzione di un albo della categoria».
Marco Locatelli passa al concreto:«Le prime attività a Bergamo sono già a calendario. Si inizia il 4 marzo con il corso propedeutico di primo livello rivolto a quanti intendano intraprendere il percorso professionale di sommelier (ogni lunedì dalle ore 20 alle 22, fino al 24 giugno, presso Le Vele di Curno). Previste, oltre alle lezioni in aula, serate di degustazione e visite in cantina. Ci sarà spazio anche per i produttori vinicoli locali. Il nostro territorio vanta la più piccola docg in Italia, quella del Moscato di Scanzo: una produzione molto ristretta e di altissima qualità. Anche nel taglio bordolese, il Valcalepio rosso, ci sono produzioni che hanno raggiunto alti livelli qualitativi. Il nostro territorio nasce abituato a produrre grandi quantità, la produzione di qualità è arrivata nel tempo, ma è arrivata. Seppur la Bergamasca non sia annoverata tra le più rilevanti zone enologiche italiane, soprattutto chi vive il territorio sa di poter bere molto bene. Già dalla primavera, Aspi Bergamo organizzerà serate di degustazione e visite in cantina, con la possibilità anche per i non soci di partecipare. Premieremo il territorio, come già fatto nelle altre città in tutta Italia in cui Aspi è presente». press@aspi.it
NELLA FOTO MARCO LOCATELLI COORDINATORE ASPI BERGAMO
Roberto Vitali
Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981
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