ANDREOLA AL VIA IL MAGICO RITUALE DELLA VENDEMMIA
Sui ripidi pendii di Col San Martino (TV), nel cuore della zona di produzione del Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Andreola, è iniziato il magico rituale della vendemmia!
In vigna e in cantina, un attento e appassionato lavoro ad alta componente manuale caratterizza la produzione Andreola, che ha voluto fare della "viticoltura eroica", uno dei suoi punti di forza.
Stefano Pola, che oggi conduce l'azienda familiare con la stessa passione del padre Nazzareno, annuncia un'annata positiva: "La maturazione delle uve in zona Valdobbiadene è ottimale in quanto è avvenuta nel periodo più idoneo, con caldo durante il giorno ed ottima escursione termica notturna. Questo permette di avere e mantenere carica aromatica".
"Vendemmiamo circa 70 ettari vitati - spiega Stefano - tutto il raccolto avviene manualmente e impegna un'ottantina di persone".
Alla raccolta seguirà la lavorazione in cantina: pressatura, fermentazione, spumantizzazione, imbottigliamento, dove entreranno in campo la sapienza enologica maturata negli anni, tecniche tradizionali ma anche tecnologie all'avanguardia.
L'azienda familiare, fondata nel 1984, prende il nome dalla nonna paterna, Orsola Andreola. In questi ultimi anni è stata realizzata una nuova cantina con un nuovo impianto produttivo, una linea di imbottigliamento e di stoccaggio. "La tecnologia ha permesso di migliorare i processi produttivi ma, nel nostro caso, non sostituisce il lavoro dell'uomo. Le lavorazioni rimangono artigianali. La mano dell'uomo è fondamentale per garantire la qualità e fare in modo che i nostri vini mantengano e rispecchino le caratteristiche originarie del territorio a cui appartengono".
"La nostra filosofia è incentrata sulla qualità che si ottiene con un costante lavoro di supervisione e controllo di ogni passaggio e grazie ad una lavorazione attenta e rispettosa di quello che la natura ci offre - conclude Stefano - in ogni singola bottiglia cerchiamo di esprimere le caratteristiche originarie dei Valdobbiadene DOCG: l'agilità e morbidezza, la sapidità e la cremosità al palato, i profumi intensi e fruttati".
Come già detto da Stefano, in altra occasione, "il Prosecco è pura attenzione!"
Claudio Zeni
Claudio Zeni
Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).
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