ALLA SCOPERTA DELLA GRAPPA ARTIGIANALE TRENTINA

La distillazione è un'arte complessa che necessita di grande competenza ed esperienza, come dimostra bene il tradizionale metodo di produzione della grappa artigianale trentina. Una complessità che merita però di essere raccontata e spiegata con un linguaggio accessibile a tutti, al fine di trasferire al meglio il vero valore che si nasconde all'interno di ogni sorso di questa eccellenza.

Per farlo, l'Associazione culturale "Santa Massenza Piccola Nizza de Trent" ha scelto di avvalersi della forza espressiva del teatro: da oltre 10 anni, in occasione del weekend dell'Immacolata, quest'anno dal 6 all'8 dicembre - a Santa Massenza di Vallelaghi (TN), va infatti in scena La notte degli alambicchi accesi, manifestazione organizzata con il supporto di Apt Monte Bondone Valle dei Laghi e di Trentino Marketing e con il coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino nell’ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali denominate #trentinowinefest.

Un vero e proprio spettacolo itinerante, a cura degli attori della compagnia teatrale Koinè, che si snoda attraverso le cinque distillerie del paese - Distilleria Casimiro, Distilleria Francesco, Distilleria Giovanni Poli, Distilleria Giulio & Mauro e Maxentia - e che ad ogni tappa illustra gli aspetti fisici, storici e antropologici della distillazione della grappa attraverso un linguaggio divulgativo e divertente condito da un pizzico di ironia, grazie anche alla simpatia del noto conduttore televisivo Patrizio Roversi, che guiderà i partecipanti, muniti di radiocuffie, lungo tutto il percorso.

Un progetto che in dieci anni ha portato nel piccolo paese della Valle dei Laghi migliaia di curiosi, avvicinando a questo prezioso distillato nuove flotte di estimatori. Del resto, la grappa artigianale trentina è un'eccellenza del territorio amata in tutto il mondo, che con i suoi 7.500 ettanidri, ottenuti da 25 mila tonnellate di vinacce, rappresenta il 10% della produzione di grappa nazionale. Merito della grande qualità delle materie prime - solo vinacce attentamente selezionate, provenienti dalle zone più vocate di produzione vitivinicola e lavorate quando sono ancora fresche, ricche di aromi e profumi - ma anche della tradizionale distillazione con metodo "a bagnomaria" in alambicco discontinuo, che garantisce un riscaldamento uniforme, lento e continuo del contenuto al fine di ottenere la migliore estrazione degli aromi.

Nel corso delle cinque messe in scena dello spettacolo che si susseguiranno nella tre giorni - alle 17.00 e alle 21.00 venerdì 6 e sabato 7 dicembre, alle 17.00 domenica 8 dicembre - vi sarà dunque modo di assaggiare alcune tra le più interessanti espressioni territoriali del distillato: dalla grappa di Nosiola, unica varietà a bacca bianca autoctona della provincia, a quella di Vino Santo, ottenuta dalle vinacce degli acini di Nosiola lasciati appassire fino a primavera, fino a quella di Rebo, incrocio tra Teroldego e Merlot nato nel 1948 dall'ingegno di Rebo Rigotti, ricercatore dell'Istituto Agrario di San Michele.

La notte degli alambicchi accesi è un progetto a cura dell’Associazione culturale “Santa Massenza piccola Nizza de Trent”, APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi  e Istituto Tutela Grappa del Trentino, organizzato con il supporto di Trentino Marketing e il coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino nell'ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali denominate  #trentinowinefest, e con la collaborazione di Comunità di Valle, Consorzio Pro Loco Valle dei Laghi Trento Monte Bondone e Comune di Vallelaghi.

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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