Accarezzare i cuccioli nei masi dell'Alto Adige: è la proposta di primavera del "Gallo Rosso"

 

Non occorre aver bisogno della Pet Terapy... accarezzare gli animali è un piacere irresistibile, sempre e comunque. Farlo nel luogo dove vivono è un'emozione ancora più bella. Una vacanza in un maso dell'associazione "Gallo Rosso" in Alto Adige (sono ben 1600 le strutture nella regione) nel periodo della primavera è un’esperienza ancora più emozionante, soprattutto per le famiglie con i bambini, perché è il momento in cui nascono i cuccioli degli animali del maso.  Soggiornando al maso, i bambini hanno, infatti, l’opportunità di vedere, coccolare, accarezzare questi piccoli animali, di dare loro da mangiare e di giocarci.

Approcciare con l’animale piccolo è molto più semplice per chiunque, a maggior ragione per i bambini, che si sentono attratti dalla dolcezza inoffensiva dei cuccioli e che in qualche modo si riconoscono in loro. Cuccioli d’uomo e di animale in una vacanza primaverile al maso convivono felicemente, instaurando legami profondi e imparando ad osservare il reciproco rispetto.

Oltre ai classici animali “da fattoria” che si trovano in Alto Adige, alcuni masi del "Gallo Rosso" tengono anche animali esotici più ricercati. Attraverso il nuovo catalogo “Agriturismo – le vacanze diverse 2023” e il sito gallorosso.it, sarà facile trovare il maso ideale per le proprie “vacanze diverse”. 

I masi del "Gallo Rosso" particolarmente adatti alle famiglie e con un’offerta dedicata sono davvero tanti. L’Aussermahrhof in Val Casies è uno di questi, con gli animali “classici” da fattoria che si possono scoprire e vivere molto da vicino, anche perché questo è un maso didattico. All’Aussermahrhof si può anche dare una mano nella gestione di tutti gli animali, ma anche scoprire il mondo delle erbe, mentre al maso Sule-Hof di Ortisei, in Val Gardena, i contadini hanno creato un piccolo zoo con animali da accarezzare.

Il Bio-Marsonerhof in Val d’Ultimo è un maso che dà la possibilità agli ospiti di adottare per la durata del soggiorno un animale o un cucciolo di animale e di contribuire attivamente – soprattutto con tante carezze – al benessere degli animali allevati al maso. È un maso biologico con 10 mucche, vitelli, maiali, polli, anatre, gatti, porcellini d’India, conigli e altri teneri amici da coccolare. 

Tra i masi Gallo Rosso con animali “esotici” o particolari ci sono lo Schartnerhof di Fiè allo Sciliar con lama e tartarughe e l’Obersteinerhof di Collabo/Renon, che alleva bovini della razza Highlands dalla caratteristica “frangia” folta; nonostante la taglia grande e le corna lunghe, sono molto mansueti e adorano essere spazzolati dai contadini e dagli ospiti del maso.

 

La vacanza in un maso del "Gallo Rosso" in Alto Adige è sempre unica, grazie anche all’ospitalità autentica e sincera dei contadini. Le emozioni che si vivono sono indimenticabili e i bambini imparano a conoscere, facendo esperienza diretta con la natura.

Per ulteriori informazioni su Gallo Rosso: www.gallorosso.it

 

0 Commenti

Lascia un commento

Acconsento al Trattamento dei miei dati Personali nel rispetto del reg. 2016/679/UE e dichiaro di avere letto l'informativa sulla Privacy

RENATO MALAMAN

Collabora con Rai Radio Uno, come esperto di turismo nella trasmissione "Tra poco in edicola", e con il "Corriere del Ticino". Cura il blog "Salsa & Merende" nel quotidiano "Il Mattino di Padova" di cui è stato redattore fino al 31 dicembre 2016. Del quotidiano, con cui ha iniziato a collaborare nel 1978, è stato titolare dal 2001 della rubrica di enogastronomia "Gusto", ora confluita nel blog personale (su www.mattinopadova.it) dedicato all'attualità del Food and Wine veneto e non solo. E' titolare della rubrica di viaggi del mensile "La Piazza" (23 edizioni nel Veneto) dal 1996 e della pagina "La recensione" sul magazine "Con i piedi per terra". Collabora con "Voyager".
Coautore di numerose pubblicazioni nel settore enogastronomico e collaboratore di varie riviste, dal 2004 è ispettore della guida "Ristoranti d'Italia" de L'Espresso. Ha curato la guida "Padova nel piatto". E' coautore dei volumi "L'osteria di Padova" e "I Colli ritrovati", quest'ultimo sui 50 anni della legge 1097/71 che salvò i Colli Euganei dalle cave.
Tra i riconoscimenti ottenuti spicca l'assegnazione di due premi "Penna d'Oca" (edizioni 2005 e 2011), premio biennale promosso da Unioncamere del Veneto, più un premio dell'Assostampa Padovana nel 2012 per reportage in 10 puntate su "Alluvione, un anno dopo". Per quanto riguarda il turismo ha visitato finora 124 paesi del mondo. Fa parte dell'ITP, associazione di giornalisti della stampa turistica. Ha al suo attivo anche una spedizione umanitaria via terra in Guinea Bissau e il viaggio con auto elettriche Tesla Padova-Belgrado lungo i luoghi di Nikola Tesla.

Acconsento al Trattamento dei miei dati Personali nel rispetto del reg. 2016/679/UE e dichiaro di avere letto l'informativa sulla Privacy
Accetto di ricevere informazioni in merito a promozioni, news ed eventi relativi a questo sito in conformità al nuovo reg. 2016/679/UE sulla Privacy.