A VIPITENO CHEF PETER GIRTLER METTE IN TAVOLA LA MODERNITÀ DELL’ALTO ADIGE

Era una terra di passaggio dove oggi è bello fermarsi. Vipiteno è rimasto un punto di incontro: pellegrini, viandanti, commercianti, viaggiatori di ogni tempo e diverse fortune. In Alta Valle Isarco, questa era l’ultima sosta di qui dalle Alpi o la prima dopo il valico del Brennero. Bisognava pur fermarsi a mangiare qualcosa.

Ed è questa idea che ancora oggi anima il Romantik Hotel Stafler di Vipiteno (BZ), moderna declinazione di un antico punto di sosta che, in sette secoli di onorata carriera, non ha mai tradito la sua missione: accogliere chi passa. Certamente, oggi fra la Gasthof Stube, dall’impronta classica, e quella più onirica della Gourmet Stube Einhorn, l’unicorno del gusto, che, fin dal Settecento, è il simbolo del luogo e di questi sapori che si sono moltiplicati nel tempo. Prodotti locali, kilometro zero, amore per il territorio, ma anche per l’innovazione: ad orchestrare piatti e leccornie, da ormai oltre un decennio, c’è Peter Girtler, classe 1972, giovane chef talentuoso che poteva “accontentarsi” di slalom armoniosi fra le nevi di Monte Cavallo, Racines e val di Vizze e che, invece, oggi ha incorniciato la passione per lo sci come must del tempo libero e in cucina crea, piuttosto, discese libere fra il gusto della tradizione altoatesina, riletta in chiave moderna e totalizzante.

Dopo esperienze a Tirolo, Seefeld, Bolzano ed Aschau, Girtler è tornato a casa. Con un bagaglio ricco non solo di sapori della montagna: nei suoi piatti c’è tutto l’Alto Adige, ma anche il Mediterraneo che sale, dalle varie coste dello stivale italiane per accomodarsi a tavola, proprio come viaggiavano, salendo o scendendo per il Belpaese, gli antichi viaggiatori. Fra di loro ci fu anche Johann Wolfang Goethe, che proprio alla locanda della famiglia Stafler, ebbe occasione di soggiornare, ammirando i luoghi e godendo di questi sapori che ancora oggi sono sinonimo di accoglienza.

Chef Girtler lo sa ed, anche così, ha costruito il suo palmares di cuoco: la prima stella Michelin arriva nel 2009, la seconda nel 2016. Seguono i 4 Cappelli Gault Millau. Per il 2023 Girtler è stato eletto cuoco dell’annoper l’Alto Adige, con citazioni e raccomandazioni anche della Grande guida di ristoranti e alberghi oltre che del prestigioso Atlas Schlemmer di Germania. La sua cucina è come in due manche del suo adorato sci alpino: da una parte il ristorante stellato dedicato a buongustai esigenti, raffinati ed innamorati di una idea di fine dining che non dimentica la tradizione. Dall’altra l’amore per il territorio che condensa con vivacità ed estro, tutto il bello e il buono del territorio, in piatti più rustici, genuini, autentici. Le materie prime arrivano in primo luogo dai contadini che abitano non lontano, grazie ad una forte e cordiale rete di produttori selezionati e fidati, e quando si può, come nel caso di salsicce, uova, speck e verdure, anche dai diversi masi della famiglia Stafler. Locale o globale? La cucina dell’”unicorno” è un punto di incontro fra queste due coordinate sull’asse portante di una nuova leggerezza che si chiama modernità e rilegge anche la più articolata delle tradizioni, con una verve rivitalizzante che parla al cuore oltre che al palato.


Foto di Hannes Niederkofler
www.romantikhotels.com     

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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