A VILLA DEL QUAR TRA I VIGNETI DELLA VALPOLICELLA

C’è nell’aria bisogno di natura e di verde, di spazi ampi, di riprendere quel meraviglioso rapporto con la campagna , il mare o la montagna . Un tempo, solo le persone che possedevano una villa, durante l’estate si potevano trasferire in un luogo più fresco per un periodo di riposo, svago e distrazione dalle normali attività di lavoro o di studio. Ci si tratteneva “in villeggiatura” per parecchio tempo, vivendo con dei ritmi lenti, tranquilli, rilassati, passeggiando e respirando l’aria pura. Le vacanze dei giorni nostri erano diventate invece un continuo spostamento frenetico da un albergo all'altro. Come se l'aspetto principale della vacanza fosse rappresentato dal primato del soggiorno nel maggior numero di alberghi possibile.

Sono stati proprio i Veneziani con l’epopea delle Ville Venete ad originare il fenomeno della “villeggiatura” tra il XV secolo ed il XVI secolo e fu a questo scopo che, nel Veneto, furono costruite circa 4000 sontuose ville che ancor oggi testimoniano una secolare cultura architettonica ed uno stile di vita. Una riposante e non breve villeggiatura in Villa dopo la pandemia rappresenta una soluzione anche dal punto di vista sanitario. Infatti permanenze brevi non possono offrire la sicurezza offerta da un lungo soggiorno in una suite sanificata.

La storica Villa del Quar, Monumento Nazionale, situata nella quiete della campagna veneta, immersa in giardini e vigne, a soli 7 km dalla romantica città di Verona, offre proprio questo. La sua lunga ed affascinante storia comincia nel 47 d.C. durante l'Impero Romano, quando era una “mansio”, e continua nel Rinascimento come Villa dove venivano offerte feste, cene e stanze nelle quali soggiornare, su un progetto elaborato dall’architetto Barbieri ispirato all’architettura di Palazzo Chigi a Roma. E’ stata infine restaurata ed arredata nel XX secolo dal proprietario, l’architetto Montresor, che ne ha trasformato una parte in hotel di lusso. Si può ben dire quindi che sia un luogo dedicato da sempre all’ospitalità.

Soggiorni lunghi e rilassanti a Villa del Quar permettono di raggiungere in un’ora al massimo mete culturali e storiche nei dintorni, uniche da visitare. È un’area ricchissima di siti Unesco, ben 42, con grandi bellezze dal punto di vista storico-culturale ed eccellenze enogastronomiche di cui l'Italia è la più ricca al mondo. Il territorio conserva importantissime vestigia di tutte le epoche: l’Antica Roma è rappresentata dal famosissimo Anfiteatro di Verona, da diversi monumenti in città e dalla Villa di Catullo a Sirmione; la Casa e la Tomba di Giulietta e Castelvecchio con il suo museo ci ricordano il periodo medievale; le tante ville palladiane disseminate nella campagna ci parlano di una stagione di splendori. Ma le mete sono moltissime: Sabbioneta, Borghetto sul Mincio, il Lago di Garda, la Grotta di Fumane, Asolo ed il Museo Canoviano a Possagno, Bassano, Este ed Arquà Petrarca, oltre alla Biblioteca Capitolare più antica al mondo conservata a Verona.

La parola d’ordine a Villa del Quar è “privacy”, dall’eliporto ai vasti parcheggi interni, ai giardini, al parco, alla piscina. L’albergo dispone di solo undici camere doppie e 14 “lifestyle suites”, distribuite in diversi corpi di fabbrica, alcune con giardino privato altre con ingresso indipendente. Il servizio di ristorazione è disponibile nei salotti delle suites, nelle varie sale dell’hotel, nell’ampia veranda, nei giardini ma sempre in spazi molto ampli. La costruzione è articolata ed offre anche un’ala costituita da 4 suites con ampio salone privato, perfetta per un gruppo famigliare, con ingresso separato per offrire la massima privacy. Con i suoi 550 mq. è la più grande suite di campagna in Europa. Infine per la tranquillità e sicurezza degli ospiti in determinati orari sarà presente un Professore  medico esperto in medicina interna, scienza dell’alimentazione e dietetica in contatto con una farmacia per consegne in hotel.

Villa del Quar*****L– Via Quar 12 – 37020 San Pietro in Cariano (Verona)
www.hotelvilladelquar.it

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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