A tu per tu con Barbara Berton

La scrittura è sempre stata la passione della veronese Barbara Berton che dal 2000 ha iniziato a condividere i suoi scritti, testi in prosa e riflessioni su argomenti diversi. Ha poi sviluppato il proprio interesse per la poesia in verso libero, arrivando a realizzare e pubblicare, tra il 2011 e 2013 due raccolte di poesie e piccoli testi: “Su il sipario” e “All’angolo, in scatola chiusa”. Ha partecipato, con poesie a tema, a varie mostre nazionali ed internazionali. Ha l’onore di essere una tra gli artisti presenti nel prestigioso catalogo Ambasciatori d’Arte, edizioni Art Factory. Svariate le menzioni speciali ed i riconoscimenti raggiunti tra i quali il terzo posto, ex aequo con medaglia di bronzo, alla XXXVIII edizione del Premio Firenze 2021, nella sezione Poesia Inedita, con “La notte dell’anima”. La sua poesia “Un povero trucco” è stata selezionata per far parte della Mostra Internazionale di Arte contemporanea che si terrà a Spoleto il prossimo luglio.

Com’è nato il libro?

“Questo terzo libro nasce dal desiderio di tornare a condividere versi ed emozioni e contavo di raccogliere le mie migliori poesie già in parte pubblicate in antologie, raccolte e cataloghi. Nel breve lasso di tempo in cui ragionavo su questa o quella casa editrice, ecco arrivare una proposta di pubblicazione da parte della Aletti Editore, di poesie inedite. Dovevo darmi da fare; in poco più di un mese avrei dovuto consegnare almeno trenta liriche. Ero nel pieno della stagione lavorativa e concentrarsi nei ritagli delle ore disponibili non era affatto semplice. Così, tra una pausa e l’altra, la penna raccoglieva sensazioni, percezioni e sorrisi nuovi da tradurre in versi. A volte una poesia chiamava carta e inchiostro e scivolava di parola in parola come pioggia su vetro, immediata, limpida, lineare; altre volte, richiedeva il tempo di trasformazione da crisalide a farfalla. Avevo sin da subito chiara l’idea per la copertina. Volevo qualcosa che parlasse in modo diretto dell’alchimia che stavo vivendo con la realizzazione della raccolta. Mi sono rivolta alla cara amica Michela che ha dipinto un acquerello con tre farfalle bellissime, simbolo di quella trasmutazione che ognuno di noi sperimenta, prima o poi, nella vita. Ho avuto la possibilità di lasciare che il Maestro Alfredo Rapetti Mogol ricevesse in anteprima le mie poesie per curare la prefazione del libro. Emozione unica al ricevimento della bozza da correggere completa della prefazione”.

Due parole sul titolo.

“Il titolo che identifica questa terza raccolta di poesie è un invito.

“Oltre lo sguardo” vuole prendere per mano il lettore per suggerire una nuova possibilità: viaggiare con la mente “oltre” il visibile, il razionale, il logico, il consueto, l’ordinario.

La dimensione reale, quotidiana non è disgiunta da quella non visibile, percepibile attraverso tutti i sensi ma soprattutto grazie alla consapevolezza di essere materia e spirito, insieme”.

Il contenuto sintetico.

“Le trenta poesie si animano, verso dopo verso, come il gioco tra le nuvole, le onde e il vento.

Varie sono le tematiche affrontate “attraverso un uso delle immagini e delle metafore totalmente innovativo crea un personale esperanto, un caleidoscopio creativo che lascia la sua multiforme ma inconfondibile impronta in ogni pagina.” (Dalla prefazione).

“Le sfumature della vita reale si mescolano come colori su tavolozza con quelle della dimensione invisibile, permettendo una perfetta sinergia tra più realtà”.

A chi vuoi rivolgerti.

“Mi piacerebbe condividere questa raccolta con chi ci mette l’anima, sempre, nel quotidiano, nei sorrisi e nelle lacrime, con chi si distende e respira il profumo dell’erba, dei fiori, con coloro che trasformano la visione di un tramonto in un abbraccio… a queste persone penso e sono tante”.

Quale o quali messaggi vuoi traferire ai lettori?

“La raccolta si apre con una poesia dedicata a mio papà Sergio, “E’ apparso” e si chiude con una lirica legata al mistero della morte che ha travolto Re Ludwig II di Baviera, per tutti il “Re delle favole”.

La paura della morte è ciò che più condiziona la nostra vita, quella di tutti, chi in modo più consapevole e chi meno.

Io desidero colorare quella paura, quel ponte, quel passaggio.

La fragilità che spesso ho incontrato nella vita, essendo una persona particolarmente sensibile, mi ha permesso di sgretolare il piedistallo dell’ego e di vivere con fiducia e amore anche i momenti più turbolenti, osservando come i nostri piedi possano percepire oltre alla solidità della terra anche l’assenza di gravità del mondo non visibile, quello trascendentale, quello spirituale.

Inoltre, tema a me molto caro, è il rispetto per la dignità di ogni persona, ma non solo, anche per gli animali e la Natura, intesa come tutto il Creato.

Non da ultimo, quel grande mistero che è l’Amore, nelle sue varie forme”.

Qualche altro libro all’orizzonte?

“Si, ho ricevuto una nuova proposta di pubblicazione e sto lavorando alla quarta raccolta”.

OLTRE LO SGUARDO di Barbara Berton – Aletti Editore.