A TORINO PARTE IL NUOVO MAGORABIN
Si dice che la vita non sia una parabola continua, ma un percorso che procede per quantità discrete: la storia del Magorabin ne è la conferma. Una storia fatta di salti quantici, dall’apertura alla ristrutturazione, all’ampliamento, così come lo è stato con i riconoscimenti: dall’ingresso nei JRE Italia al conseguimento della prestigiosa stella della Guida Rossa Michelin.
Il Magorabin si appresta a compiere il salto più acrobatico: mentre il suo deux ex machina Marcello Trentini continua nel suo incessante movimento di evoluzione.
Il ristorante infatti si amplia, si rinnova, anzi, si ridisegna e si sposta di qualche metro, rimanendo nello stesso isolato, mentre al civico attuale aprirà i battenti una bottega alimentare di sfizi, prodotti di ricerca e suggestioni papillari.
Ma la vera rivoluzione riguarda il ristorante, che avrà una cucina progettata e costruita ex novo su misura del “Mago” che si arricchisce di un laboratorio di panificazione. La sala da pranzo, disegnata su temi di grande fascino sui toni scuri e giochi di luci ed ombre, mentre un salotto dalle forme accoglienti ed un impianto audio esoterico offrono la possibilità di un ascolto di dischi in vinile.
Nuovo anche lo spazio chef’s table, che oltre ad essere raccolto in un piccolo angolo dedicato sarà caratterizzato da un alto tavolo conviviale da otto posti, ricavato da una lastra unica di quercia bruciata al cannello.
In tutto questo Marcello Trentini avrà libero campo per la sua fumigante creatività: saranno raccolti e riproposti i signature dish, mentre nelle degustazioni avrà campo libero la ricerca dei prodotti, delle sensazioni e delle tecniche più coinvolgenti. In sala Simona potrà muoversi con il suo staff per presentare oltre alla selezione di cantina un florilegio di miscelati e bevanti preparati al momento, “sui” piatti, per completare il piacere di un viaggio senza eguali.
Il nuovo Magorabin è sulla rampa di lancio, e la luce si vedrà di lontano.
Claudio Zeni
Claudio Zeni
Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).
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