A BRISIGHELLA PER I SUINI DI RAZZA ROMAGNOLA E IN VALLE CAMONICA CON EDOARDO RASPELLI

Domenica 30 giugno, nella lunga mattinata televisiva di Canale 5, Edoardo Raspelli terrà compagnia agli spettatori dalle 11.20 con una "Storia di Melaverde".

Edoardo Raspelli raggiungerà di nuovo i colli di  Brisighella, in provincia di Ravenna, per presentarci una storica razza suina, la Mora Romagnola, un maiale nero che negli ultimi 30 anni ha rischiato di scomparire, ma che oggi continua a vivere grazie ad un progetto di recupero particolare. Vedremo come grazie ad un accordo tra un imprenditore e diversi allevatori, sono nati nuovi allevamenti dove i maiali sono liberi di pascolare allo stato semibrado e dove la tecnologia e il benessere animale hanno permesso di incrementare notevolmente la popolazione della mora. Una puntata in nome della tradizione Romagnola dove non può mancare la figura dell'Azdora: la donna di casa.


Dalle11.50, poi , di nuovo con Edoardo Raspelli. Melaverde in questi anni ci ha fatto conoscere centinaia di giovani che, scegliendo di portare avanti l'attività dei propri nonni o dei propri genitori, hanno deciso di restare in montagna e di trasformare le vecchie attività di famiglia in aziende multifunzionali che oggi permettono loro di vivere e tutelare questi territori difficili.
I giovani sono quindi il futuro ed è per questo che a Edolo, in provincia di Brescia, è nata l'Università della Montagna. Con Edoardo Raspelli conosceremo questo Polo Universitario unico in Italia, per poi spostarsi di qualche chilometro, nel comune di Ceto, per vedere i risultati ottenuti da Valentino Bonomi, uno di primi laureati in "Valorizzazione e Tutela dell'Ambiente e del Territorio Montano". Valentino grazie alle competenze apprese all'università ha creato un'azienda dove alleva 200 capre da latte con cui produce formaggi tipici, gestisce un agriturismo dove accoglie i suoi ospiti e svolge attività di fattoria didattica. Una reale e concreta testimonianza di come i giovani oggi possano reinventare la montagna e quindi viverla e tutelarla con ottimi risultati.

Foto di Elena Tiraboschi

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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