10 VINI BERGAMASCHI MERITANO L'ORO A PRAMAGGIORE

I vini bergamaschi hanno portato a casa alcune buone conferme dal Concorso enologico nazionale di Pramaggiore (Ve), il più antico concorso enologico d’Italia, giunto alla 58.a edizione: un bottino di 10 medaglie d’oro meritate da quattro aziende.

Tre le medaglie d’oro assegnate ad altrettanti vini dell’azienda Il Cipresso di Scanzorosciate: Moscato di Scanzo Serafino Docg 2015, Valcalepio Riserva Bartolomeo Doc 2012 e Valcalepio rosso Doc 2016. Al recente Vinitaly, l’azienda che fa capo a Angelica Cuni ha presentato i suoi primi vini biologici della vendemmia 2018: Faustino (Incrocio Manzoni Terre del Colleoni Doc) e Melardo (Valcalepio Bianco Doc).

L’azienda Bertoli Angelo di Castelli Calepio ha meritato la medaglia d’oro con due etichette: Valcalepio Doc Rosso “Montecroce” 2014 e il Bergamasca Igp Chardonnay “Bianco Prato” 2017. Viticoltore da sempre, Angelo Bertoli coltiva quattro ettari di vigneto soleggiato sulla collina di Castelli Calepio, ricavandone ogni anno circa 16 mila bottiglie, di cui 4.500 di Metodo classico Brut e Rosé.

Altre tre medaglie d’oro sono state assegnate all’azienda Le Corne di Grumello del Monte per il Valcalepio Doc Rosso vino biologico “Forte Terra” 2016; il Bergamasca Igp Chardonnay vino biologico “Forte Terra” 2017; il Bergamasca Igp Merlot vino biologico “Vento Fermo” 2017.

Infine, due medaglie d’oro all’azienda Cascina Lorenzo di Costa Volpino: Bergamasca Igp Marzemino “Foppello 18” 2013 e Bergamasca Igp Merlot “Durno 12”.

La valutazione dei vini è stata effettuata da apposite commissioni, ognuna formata per sorteggio da cinque enologi nominati dall'Associazione Enologi Enotecnici Italiani. Il metodo di valutazione utilizzato è quello riconosciuto dalla Union Internationale des Oenologues e la medaglia d’oro viene assegnata ai vini che hanno raggiunto o superato gli 80/100 sulla base della scheda ufficiale di degustazione.

NELLA FOTO I VIGNETI E LA SEDE DELL'AZIENDA IL CIPRESSO DI SCANZOROSCIATE.

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Roberto Vitali

Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981

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