RAGGIUNTI I 400.000 PASSAGGI SULLA CICLABILE DI LIMONE SUL GARDA

Migliaia di persone ogni giorno transitano su quella che è stata definita la pista ciclopedonale più bella d’Europa.
 
Poco più di un anno fa (14 luglio 2018) veniva inaugurata questa bellissima opera a Limone sul Garda, con due scopi principali: offrire un’esperienza unica a tutti colo che visitano questo bellissimo paese e fare un passo importante verso il grande progetto di collegare tutto il Lago di Garda con un’unica pista ciclopedonale.
 
400.000 sono gli accessi registrati a fine agosto 2019, per questo percorso di oltre 2 km sospeso sul lago, a sbalzo sul Benaco; vale a dire ben oltre i 1.000 accessi al giorno, di media nell’anno.
 
La ciclopedonale di Limone è un bellissimo itinerario da percorrere a piedi o in bicicletta, fortemente voluta dall’amministrazione comunale per compiere un ulteriore e importantissimo passo in avanti verso la ciclovia del Garda, un anello di 150 km tra Lombardia, Veneto e Trentino che sarà portato a termine nei prossimi anni.
 
La ciclopedonale di Limone parte dai confini del comune e si erge sulla scogliera in direzione Riva del Garda; nel 2021 dovrebbe essere completato il tratto per unire i due paesi. Si snoda tra casette e limonaie con un panorama a 180° che invita ogni curva a una sosta per una nuova foto. Appena fuori dal centro abitato la struttura è attaccata alla roccia, sospesa; siamo nel punto più panoramico, una passarella di legno e acciaio che si snoda a picco sulle acque blu del lago.
 
Limone sul Garda è invece un piccolo gioiello di questo lago, isolato fino agli trenta e che poi, in seguito alla costruzione della strada Gardesana occidentale, è stato finalmente collegato ai paesi vicini, divenendo con gli anni uno dei centri turistici più apprezzati e amati dai turisti italiani e stranieri, che qui vengo davvero da ogni Paese del mondo.
 
A Limone sul Garda (provincia di Brescia) si produce olio di oliva e si coltivano agrumi (soprattutto i limoni) e si pesca e grandi personaggi del passato ne hanno tessuto le lodi, da Goethe a David Lawrence, rimanendo affascinati da questo borgo che adesso si è arricchito di un opera architettonica unica nel suo genere.

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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