LA DONATELLA NEL CUORE DI VENEZIA

Davvero non poteva essere che Venezia la prima tappa del nuovo percorso intrapreso da La Donatella, marchio tra i protagonisti del mondo della pasticceria di qualità, proprietà di Forno d’Asolo.

Oltre 70 anni di Buono – quelli dell’azienda di Jesolo (Ve), fondata nel 1946 - non potevano che sposarsi con il Bello della città lagunare, in una sorta di ritorno alle origini che guarda però al futuro; un binomio all’insegna di tradizione italiana, eleganza, artigianalità, autenticità ma anche di innovazione. E se dovessimo indicare le parole-chiave che hanno guidato la progettazione della prima Pasticceria Caffè La Donatella, appunto nel capoluogo veneto, certo indicheremmo quelle che abbiamo appena citato.

L’appuntamento con l’inaugurazione è stato venerdì 27 luglio, all’ora del brunch. In Cannaregio 1382 – sulla famosa Strada Nuova, pieno centro storico e a pochi passi dalla stazione ferroviaria - si è alzato il sipario sul primo punto vendita che esemplifica alla perfezione il nuovo concept di pasticceria che Forno d’Asolo (leader del settore dei prodotti da forno e pasticceria, e il cui controllo è da poco passato dalla 21 Investimenti di Alessandro Benetton al fondo inglese Bc Partners) ha intenzione di imprimere al marchio La Donatella, che ha rilevato nella primavera del 2016. E che già ha dato vita alla nuova gamma Premium, dolci di altissima qualità dedicati alla ristorazione e alla pasticceria, studiati in collaborazione con il maestro pasticciere Alvaro Bido.

Il format prevede una raffinata offerta di alta pasticceria e un ampio catalogo di prelibatezze bakery dolci e salate, accompagnate da caffè e bevande. Ma la prima Pasticceria Caffè La Donatella è qualcosa di più. Venezia è storia e raffinatezza, viaggio ed evocazione; è un luogo che rimanda (anche) a profumi, sapori, gusti… Mandorle, pistacchi, creme, come anche l’idea di un “meraviglioso Carnevale” a cui partecipare ogni giorno dell’anno. Ecco che del nuovo locale il design, l’innovazione, l’alta qualità, il made in Italy sono messi a disposizione della coccola golosa, di una trasgressione positiva, possibile e fruibile a tutti.

Così, ad esempio, il design del progetto ha fatto sue le “bricole” (i pali che segnano i canali della laguna), i gessi, il vetro e i damascati rivisitati, le cromie… Tutto reinterpretato per diventare il “vassoio” su cui si posa maestoso il prodotto, in attento equilibrio tra tradizione e contemporaneità: la Pasticceria La Donatella è vera, buona, genuina e al contempo cool, in grado di intercettare desideri, e di creare un’identità fortemente riconoscibile, autorevole, unica, a Venezia, in Italia e all’estero, tanto da fare da avanguardia raffinata alla crescita del marchio nel mondo delle pasticcerie di alta qualità, dandogli visibilità nella Penisola, come fuori dai nostri confini.

Spiega Alessandro Angelon, AD di Forno d’Asolo: « Tanti fattori convergenti ci hanno spinto a questo passo, per noi molto importante. La collaborazione con Bido, ad esempio, che ci ha consentito di definire una nuova linea di produzione e di proporre quindi la gamma La Donatella Premium, che ha il suo naturale sbocco in ristoranti e pasticcerie di qualità ai quali intendiamo rivolgerci. Dunque la Pasticceria Caffè La Donatella di Venezia sarà in qualche modo un punto di riferimento e un fiore all’occhiello per la nostra azienda. Nel momento in cui partivamo con tale innovazione, abbiamo pensato nel contempo di rafforzare il legame con l’origine del marchio: ecco allora la scelta dell’esordio nella città lagunare, un modo per omaggiare la tradizione nel momento in cui segniamo la strada per il nostro futuro».

Il progetto è davvero ambizioso. Non un solo locale, e non solo un locale: si vuole infatti creare un vero e proprio laboratorio di idee e un osservatorio per intercettare i nuovi trend e le esigenze/desideri dei consumatori, sviluppando così e sempre più un format retail per l’apertura di un canale di vendita innovativo per un possibile allargamento al franchising.


Claudio Zeni

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Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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