IL GRAND TOUR DELLE MARCHE FA TAPPA A POLLENZA

Laboratori artigiani da esplorare, performance, spettacoli e piatti della tradizione.
Il fascino del “saper fare”, ossia il making, è una delle espressioni dei nuovi turismi, sempre a caccia di nuove esperienze, autentiche e sorprendenti.
Dal 6 al 21 luglio, in un borgo medioevale marchigiano, torna a rivivere il villaggio della manualità. “L’arte di fare arte” è lo slogan che per due settimane accompagna l’Esposizione di antiquariato, restauro, artigianato artistico di Pollenza, in provincia di Macerata.
Adagiata sulla sommità di una delle classiche, morbide colline marchigiane, affacciata dinanzi allo scenario dei Monti Sibillini ed in vista dell’Adriatico, Pollenza è un operoso centro che pur favorendo lo sviluppo di nuove attività, non dimentica l’importanza delle tradizioni e della storia. Già dagli inizi del Novecento, la cittadina marchigiana è riconosciuta come una delle realtà italiane maggiormente sviluppate nella nobile arte del restauro e nella lavorazione del legno, insieme a tante altre attività che, ancor oggi, rappresentano altrettante espressioni di manualità creativa.
La manifestazione è sede di tappa del Grand tour delle Marche, il circuito di iniziative che dal 2015 raccoglie i più significativi eventi della regione che esplorano manualità e cibo. Progetto promosso dall’organizzazione di Tipicità insieme ad Anci Marche, questa edizione del Grand tour si arricchisce dell’attiva collaborazione di Banca Mediolanum e Mediolanum Private Banking nel ruolo di project partner.
A Pollenza sarà possibile costruirsi il proprio itinerario di visita tra Botteghe artigiane pronte ad incantare i visitatori con manufatti introvabili nei normali canali distributivi: dalle antichità ai mobili restaurati, fino agli arredi d’epoca, insieme ad espressioni pittoriche e all’arte del riciclo.
Molti spazi del centro storico, tra i quali anche il Teatro ed il Museo Civico, si animeranno di laboratori, esperienze di manualità e spettacoli musicali, nonché della mostra d’arte “Leonardo, Scipione Mafai e… l’Infinito”, un tributo ai duecento anni della prima stesura dell’opera realizzata dal genio recanatese Giacomo Leopardi.
Sulla piattaforma “tipicitaexperience.it” e sulla app di Tipicità, tutti i dettagli del corposo programma che prevede anche uno “Spazio degustazioni”, aperto tutte le sere, per assaggiare i Vincisgrassi, li Cargiù, li Moccolotti co’ l’oca e tante altre succulente leccornie della vera tradizione gastronomica locale.

 

Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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