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Centinaia di ciclisti si sono dati appuntamento sulle Alpi italiane e svizzere dal 5 all’1 1 settembre per un’avventura speciale: la Haute Route Dolomites Swiss Alps, corsa amatoriale tra le più difficili al mondo. In sette giorni i partecipanti percorreranno i 900 km che dividono Ginevra da Venezia, passando per 21 passi alpini e superando un dislivello di 21.000 metri. Tra le tappe clou, spicca l’Alta Valtellina. I corridori raggiungeranno Bormio attraverso il Passo Forcola il 7 settembre e, il giorno seguente, si misureranno con la leggendaria salita al Passo dello Stelvio: 21 km e quaranta tornanti, un’autentica prova di resistenza fisica e di forza mentale, per superare quello che è anche il punto più alto del loro percorso (2.758 metri). Il 9 settembre lasceranno infine Bormio alla volta di Bolzano, affrontando un’altra scalata che fa parte degli annali della storia del ciclismo: il passo Gavia, a 2.652 metri. Intanto a Bormio è tutto pronto per la quarta tappa della manifestazione. “La Haute Route Dolomites Swiss Alps è un evento di spicco per l’intera scena ciclistica. Siamo molto orgogliosi di ospitare una delle tappe e fare la nostra parte nell’organizzazione dell’evento”, ha dichiarato Maurizio Seletti, direttore della Pro Loco di Bormio.
Programma dell’Haute Route Dolomites Swiss Alps:
Tappa 1, lunedì 5 settembre: Ginevra - Crans-Montana
(177 km - difficoltà 4/5)
Tappa 2, martedì 6 settembre: Crans-Montana - San Gottardo
(137 km - difficoltà 3/5)
Tappa 3, mercoledì 7 settembre: St Moritz - Bormio
(97 km - difficoltà 5/5)
Tappa 4, giovedi 8 settembre: ITT Stelvio
(21 km - difficoltà 3/5)
Tappa 5, venerdì 9 settembre: Bormio - Bolzano
(144 km - difficoltà 4/5)
Tappa 6, sabato 10 settembre: Bolzano - Cortina d’Ampezzo
(150 km - difficoltà 5/5)
Tappa 7, domenica 11 settembre: Cortina d'Ampezzo - Venezia
(175 km - difficoltà 4/5)
Foto by Markus Greber
Claudio Zeni
Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).