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RECORD DI STELLE MICHELIN PER LA CAPITALE DANESE

RECORD DI STELLE MICHELIN PER LA CAPITALE DANESE

La quattordicesima edizione della guida Michelin ha premiato i ristoranti a Copenaghen con un totale di 17 stelle divise su 15 ristoranti, con 3 nuovi ingressi. Noma (nella foto) e Geranium si confermano il top della capitale con 2 stelle ciascuno. Il ristorante Marchal all'interno del Hotel d'Angleterre riaperto la scorsa primavera dopo 2 anni di ristrutturazione completa, grazie alla guida dello chef Ronny Emborg ha guadagnato una stella Michelin. Altra new entry della guida francese il ristorante Clou dei fratelli Jonathan e Alexander Berntsen, che mette in primo piano la semplicità sia nelle decorazioni del locale sia nei piatti serviti. Qui l'atmosfera è informale, ma anche di lusso nella piccola stanza che contiene anche un enorme wine cooler nel mezzo. Terza novità della guida la stella aggiudicata dal nuovo ristorante Studio all'interno del complesso gastromusicale The Standard aperto lo scorso ottobre. Il ristorante Studio è ispirato ai paesaggi danesi e internazionali e crea piatti che rappresentano la nostra natura. Qui ci si può aspettare di assaggiare qualcosa che non hai assaggiato prima, e il cibo è preparato in una cucina aperta nel ristorante. Ecco la lista completa dei ristoranti stellati Michelin a Copenaghen: 2 stelle: Noma e Geranium; 1 stella: Grønbech & Churchill, Relæ, Den Røde Cottage, AOC, Kokkeriet, Era Ora, Formel B, Kiin Kiin, Søllerød Kro, Kadeau, Clou (2014), Studio (2014) e Marchal (2014). La Guida Michelin però, non premia soltanto con le stelle: c’è anche il Bib Gourmand, un’ulteriore categoria di riconoscimento per grandi ristoranti più accessibili e con un ottimo rapporto qualità prezzo. Nel 2014 ai ristoranti di Copenaghen sono stati riconosciuti ben 12 Bib Gourmand. Alcuni dei ristoranti hanno degli chef che provengono dal Noma, come il sommelier Anders Selmer, che ha aperto il Kødbyens Fiskebar nella zona del meat packing district. Lì si mangiano piatti di pesce moderni in un ambiente funky. Un altro esempio: gli chef dietro Restaurant Bror, Victor Wågman dalla Svezia e Samuel Nutty del Regno Unito, presentano le loro radici Noma attraverso un menu pulito ricco di verdure fresche di stagione e fiori commestibili. Ecco tutti i ristoranti Bib Gourmand: Marv & Ben, Orangeriet, Enomania, Mêlée, Søren K, Famo, Frederiks Have, Kødbyens Fiskebar, L’Altro, Rebel (2014), Bror (2014 e Pluto (2014).

Claudio Zeni 

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Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’,  il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso  'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano). 

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