Goloso e Curioso
MELAVERDE TRA TRENTINO E VALLE D'AOSTA

MELAVERDE TRA TRENTINO E VALLE D'AOSTA

La farmacia Foletto a Ledro ed il lardo di Arnad della famiglia Bertolin  saranno gli argomenti di Melaverde di domenica 19 febbraio, come di consueto su Canale 5, alle ore 11.50, sempre condotta da Ellen Hidding ed Edoardo Raspelli. Questa settimana Ellen Hidding aprirà la sua parte di Melaverde tra le vetrine di una storica farmacia per raccontarci una storia che prende il via nel 1855 quando Giovanni Foletto rileva la sua prima attività farmaceutica. A quell'epoca i farmacisti, o meglio gli speziali, preparavano miscele curative create con erbe spontanee raccolte nei boschi della zona e lavorate a mano. Negli anni a venire la medicina continuò ad evolvere e la farmacia di famiglia divenne un piccolo laboratorio farmaceutico dove nonno Angelo mise in opera i primi macchinari per produrre pastiglie, sciroppi e bevande curative, si avvicinava così l'era della farmacia moderna. A concludere l'opera ci ha pensato papà Achille che, dopo aver ereditato da suo padre la passione per questo lavoro, l'ha trasmessa anche ai suoi 3 figli, in particolare ad Alberto che oggi realizza amari, sciroppi e liquori che uniscono la tradizione della farmacia d'altri tempi con quella del territorio. Una puntata interessante, curiosa dove scoprire tutto sul mondo della farmacia. Edoardo Raspelli, invece, porterà i telespettatori a conoscere prodotti gastronomici unici, alcuni dei quali, non avete mai sentito nominare. Sapete ad esempio cos'è "lo Boudin", oppure "lo Boc" , o "lo Tetoun" ? Si tratta di salumi che fanno parte della tradizione più antica e artigianale italiana e sono solo alcune delle specialità norcine che riempiono il goloso paniere della salumeria valdostana, di cui, il lardo di Arnad è senza dubbio il prodotto principe. Quello di Arnad è l'unico lardo europeo che ha ottenuto, ormai più di 20 anni fa, la Denominazione di origine Protetta. Siamo nella seconda metà degli anni '50 del secolo scorso. Ad Arnad c'è un piccolo artigiano, che nella sua piccola macelleria, produce salumi antichi, seguendo le tradizionali ricette locali, alcune delle quali riscoperte in vecchi documenti del 1700. Oggi c'è il nipote a portare avanti questa tradizione familiare unica. E con lui faremo un viaggio alla scoperta dei salumi della tradizione valdostana, alcuni dei quali davvero curiosi e particolari, sia per gli ingredienti che si utilizzano per realizzarli, sia per il procedimento di lavorazione, spesso legato ancora ad antichi sistemi.

Foto di Elena Tiraboschi

 

Claudio Zeni

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Melaverde tra trentino e valle d'aosta

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Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’,  il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso  'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano). 

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