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LE GIORNATE DEL CALAMARO ADRIATICO

LE GIORNATE DEL CALAMARO ADRIATICO


Un’occasione e un motivo in più per visitare le perle dell’Adriatico nel periodo natalizio, godendo dell’atmosfera delle feste nei villaggi dei pescatori e nei piccoli borghi dell’entroterra. Le Giornate del Calamaro Adriatico Calamaretti arrostiti sulla griglia o esemplari più grandi cucinati in brodo, o ancora cremosi risotti al nero di seppia. Se invece preferite ricette autentiche della tradizione locale, scegliete i calamari ripieni all’istriana, con spalla di maiale tagliata a fettine sottili, prosciutto crudo, riso, pecorino e spezie mediterranee. Non c’è che l’imbarazzo della scelta, grazie ai menu a base di pesce proposti dai locali istriani durante le Giornate del Calamaro Adriatico, per tutto il mese di dicembre fino al 10 gennaio 2016. Calamari questi, diversi dai fratelli della Patagonia e della California, dal gusto delicato che ricorda il mare, da mangiare cotti interi se piccoli, sottili e teneri; oppure da preferire dopo una cottura lenta nel caso siano più grandi. Possono essere trattati in maniera aggressiva, con l'aceto, con il peperoncino e con erbe aromatiche, oppure in maniera delicata, con qualche goccia di limone e un po' di erba cipollina.Sapori autentici e unici “Non si trovano calamari finché le mani non gelano” era il modo di dire dei pescatori istriani. Una volta conclusa la stagione in cui ci si dedicava alle attività agricole, gli abitanti andavano a pesca di calamari nelle insenature poco profonde nei pressi di Salvore, Umago, Cittanova e degli altri porticcioli dell’Istria nord-occidentale. Attendevano pazientemente i piccoli predatori servendosi di ingegnose esche, mentre i bambini tentavano la sorte sulla costa giocando con le retine per farfalle. Il calamaro oggi si può trovare 365 giorni all’anno in qualsiasi ristorante, ma il calamaro dell’Adriatico pescato fresco è sicuramente qualcosa di diverso, di pregiato e succulento. L’acqua salata e pulita dell’Adriatico conferisce loro un sapore autentico, che diventa particolarmente intenso durante l’inverno quando gli esemplari sono ancora giovani e si fermano volentieri nelle insenature poco profonde dell’Adriatico settentrionale, dove trovano abbondante nutrimento.

 La ricetta: Calamari dell’Adriatico ripieni all’Istriana

Dall’Istria una ricetta succulenta da provare anche a casa: Calamari dell’Adriatico ripieni all’Istriana.

Gli ingredienti per 4 persone:

-          1 kg di calamari dell’Adriatico

-          800 g di prosciutto Istriano

-          80 g di formaggio pecorino

-          200 g di riso

-          6 spicchi d’aglio

-          1 cipolla

-          2 dl di olio d’oliva

-          10 g di prezzemolo

-          1,5 dl di vino bianco

-          sale e pepe

Preparazione

Pulire i calamari dell’Adriatico, conservare le tasche e tagliare finemente i tentacoli. Tagliare a cubetti il prosciutto e grattugiare il formaggio pecorino. Soffriggere la cipolla in olio d’oliva finché non diventa dorata. Versare i tentacoli e il riso e cuocere finché il riso non si ammorbidisce, versando un po’ d’acqua. Una volta ammorbidito il riso, trasferire tutto in un contenitore e aggiungere prosciutto, formaggio, prezzemolo tritato e aglio. Mescolare bene. Riempire i calamari con il composto per ¾  e poi chiudere ogni calamaro con uno stuzzicadenti. Cuocere i calamari ripieni in padella con il rimanente olio, quando saranno ben dorati aggiungere aglio, prezzemolo tritato e pelati.  Durante la cottura aggiungere un po’ alla volta il vino bianco. Condire con sale e pepe. Servire con riso o polenta.

Info: Comprensorio turistico di Umago, Cittanova, Verteneglio, Buie www.coloursofistria.com

 

Claudio Zeni


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Le giornate del calamaro adriatico

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Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’,  il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso  'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano). 

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