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JOHNNY BRUSCHETTA SBARCA AD AREZZO CON I FAMOSI TAGLIERI DA DUE METRI E UN MENU TUTTO TOSCANO

JOHNNY BRUSCHETTA SBARCA AD AREZZO CON I FAMOSI TAGLIERI DA DUE METRI E UN MENU TUTTO TOSCANO

Pane, olio e fantasia: apre ad Arezzo, in Corso Italia 35/4, Johnny Bruschetta, il tuscan bistrot che ha conquistato Firenze e la Versilia con la rivisitazione della merenda dei nostri nonni, da provare in 40 varianti, su taglieri di varie misure, da 40 cm fino a 2 metri. Il ristorante sarà aperto tutti i giorni a pranzo e a cena per accontentare pranzi di lavoro come cene di relax e potrà contare su oltre 100 coperti. Ingredienti sempre freschi e di stagione per le super-bruschette, che vengono preparate su un pane speciale (la miscela di farine è top secret, confezionata appositamente per Johnny Bruschetta da un laboratorio fiorentino) e presentate già tagliate su lunghi taglieri di legno. Ogni bruschetta sul menu ha il nome di una località toscana e ne richiama le tipicità in termini di paesaggi e ingredienti. Così ad esempio si può assaporare un po’ di San Miniato con la bruschetta al tartufo o immaginarsi i tetti rossi di San Gimignano grazie a un letto di pomodorini e crudo. I condimenti sono generosi e la formula dei taglieri stimola la condivisione con amici, partner o colleghi di lavoro, in alternativa ad una classica pizza in compagnia. Ma sul menu ci sono anche zuppe, sempre e rigorosamente con ingredienti di stagione, primi piatti di pasta fresca fatta in casa e – solo per il ristorante aretino – alcuni secondi piatti ispirati alla cucina tradizionale di Arezzo. Imperdibili i dessert, anch’essi variabili a seconda delle stagioni, della frutta e delle confetture (tutte artigianali) disponibili sul momento. Molto “local” anche la carta dei vini, dove la Toscana domina su tutto (si fa eccezione solo per qualche bianco del Nord Italia) e il territorio aretino compare con un’etichetta di Syrah di Cortona ed altri rossi. In alternativa si può scegliere tra una selezione di birre artigianali, sempre a filiera corta. Ad Arezzo Johnny Bruschetta conferma lo stile degli altri due ristoranti, con un ambiente easy, ma accogliente, arredi vintage e di recupero, dove i taglieri la fanno da padrone e i colori dell’olio e del vino riscaldano la sala. A curare l’allestimento è ancora una volta l’architetto italo brasiliano Marcela Schneider Ferreira, che ha fatto propria la filosofia di Daniele Martini, ideatore del concept e proprietario dei tre ristoranti targati Johnny: dimostrare che ingredienti poveri possono dare molto, se valorizzati. “Con l’apertura del terzo ristorante – dichiara Daniele Martini – stiamo anche sviluppando le pratiche per far diventare Johnny Bruschetta un franchising”. Dopo il primo ristorante fiorentino, a due passi dal Mercato di Sant’Ambrogio, inaugurato a luglio 2015, e quello di Marina di Massa, attivo da agosto 2016, le prossime aperture saranno all’estero: a Londra e Ibiza nel 2017. E per comunicare al meglio con gli investitori stranieri, Daniele Martini alias Johnny Bruschetta, ha anche realizzato un cortometraggio molto toscano, con la regia di Marco Mattolini, sui luoghi dove nascono e crescono gli ingredienti di Johnny. Dal grano all’ironia, purché sia made in Tuscany. Info e prenotazioni: 0575/24488 – www.johnnybruschetta.com

Claudio Zeni

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Johnny bruschetta sbarca ad arezzo con i famosi taglieri da due metri e un menu tutto toscano

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Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’,  il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso  'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano). 

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