INVESTITURA PER IL CARNEVALE DI BASILEA

Il Carnevale di Basilea è ufficialmente entrato a far parte del patrimonio culturale dell’UNESCO. Con questa decisione il Comitato intergovernativo ha voluto onorare la ricca tradizione e l’unicità del Carnevale della città svizzera, che diviene così il secondo patrimonio culturale svizzero ad essere insignito del titolo riservato dall’UNESCO ai beni immateriali.

In occasione della sua seduta dell’7 dicembre 2017 sull’isola sudcoreana di Jeju, il Comitato intergovernativo ha deciso di accogliere il Carnevale di Basilea nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Tale lista include forme di espressione culturale quali la danza, il teatro e la musica, nonché tradizioni tramandate oralmente, usanze e abilità artigianali.

Dopo la Festa dei vignaioli «Fête des Vignerons» di Vevey, il Carnevale di Basilea è il secondo patrimonio culturale svizzero a essere accolto nella lista.

“Oltre alla sua rilevanza nazionale e locale, questo riconoscimento è molto importante anche e non da ultimo dal punto di vista internazionale e turistico», ha dichiarato con convinzione Daniel Egloff, Direttore di Basilea Turismo - siamo orgogliosi e crediamo che per il futuro ci sia un potenziale elevato, con cui dare ancora più risalto al Carnevale di Basilea sulla cartina turistica. Il Carnevale di Basilea fa parte dell’identità della città, è considerato il fulcro della sua forza creativa e rende possibili tre giorni in cui l’ordine 'normale' delle cose è sospeso. Alla sua tradizione sono legati non solo innumerevoli cittadini e cittadine basilesi, ma anche migliaia di turisti che ogni anno sono attratti da questo evento. L’unicità, la qualità e la varietà di questa manifestazione lasciano tutti entusiasti”.


Claudio Zeni

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Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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