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IL GRAND HOTEL PRINCIPE DI PIEMONTE DI VIAREGGIO SEDUCE ANCORA OGGI LA FANTASIA DEI SUOI OSPITI PER LA SUA ELEGANZA

IL GRAND HOTEL PRINCIPE DI PIEMONTE DI VIAREGGIO SEDUCE ANCORA OGGI LA FANTASIA DEI SUOI OSPITI PER LA SUA ELEGANZA

Sorto nei primissimi anni Venti con il nome di Select Palace Hotel, l’albergo è subito la dimora preferita da aristocratici, intellettuali e artisti dell’epoca. Ribattezzato nel 1938 con l’attuale nome di Grand Hotel Principe di Piemonte, grazie al fascino che emana l’albergo diventa anche la location preferita di molti registi per importanti produzioni cinematografiche. Tornato all'apice del suo incanto nel 2004, dopo diciannove mesi di restauro, ‘Il Grand Hotel Principe di Piemonte’ seduce ancora oggi la fantasia dei suoi ospiti per la sua eleganza ponendosi indiscutibilmente tra gli alberghi storici più esclusivi e raffinati esistenti al mondo. I cinque piani (Internazionale, Deco, Coloniale, Impero, Moderno), arredati in stili differenti, compiono un percorso ideale attraverso l’elegante ospitalità di ogni epoca, fino alla luminosità contemporanea della piscina sul tetto con jacuzzi e solarium, uno spazio azzurro proteso sul mare, che fonde edificio e orizzonte agli occhi dello spettatore. Una meta preferita per il turista del terzo millennio quella del Grand Hotel Principe di Piemonte, come ricorda l’Hotel Manager  Marco Bendotti (nella foto): “Abbiamo chiuso la stagione estiva con numeri positivi, dove abbiamo sfruttato, come credo sia in gran parte dell’Italia, il potenziale di un mercato che quest’anno si è rivolto principalmente a destinazioni europee. Tra le nazionalità più presenti nella nostra struttura, oltre agli italiani sempre in numero importante, abbiamo registrato un fortissimo aumento del mercato europeo, guidato dal mondo British che ha quasi raddoppiato le sue presenze. Bene anche i mercati tedeschi e nord-europei, mentre continuano a registrarsi perdite sul mercato russo, che per questioni economico-politiche,  predilige soluzioni interne”. A rendere celebre nel tempo il Grand Hotel Principe di Piemonte anche i due ristoranti il “Piccolo Principe” e il "Regina" dove l’executive chef Giuseppe Mancino propone menu in cui si fondono creatività, raffinatezza, buona tecnica e ottime presentazioni uniti ad una calibrata selezione di vini curata dal Maître e Restaurant Manager Michele Forasiepi, giovane proveniente dal Pellicano Hotel, a cui piace consigliare il cliente cercando di capire quello che si aspetta. Una menzione a parte la merita il centro benessere ‘Suite 62’, altro fiore all’occhiello del Principe di Piemonte. Questo angolo di benessere, diretto in modo impeccabile da Manuela De Simoni, offre una vastissima serie di trattamenti viso e corpo oltre a sauna, bagno turco, percorso Kneipp, docce aromatiche, area relax ed estetica di servizio. “Nei nostri progetti futuri continueremo con investimenti in tecnologia e servizio, formazione del personale, il tutto improntato ad offrire un servizio sempre più personalizzato ed efficiente - conclude il direttore Marco Bendotti - oggi i nostri ospiti cercano di vivere sempre un’esperienza unica e personalizzata,  per questo motivo sta a noi comprendere quale sia la migliore soluzione possibile e tramutarla in realtà”.

Grand Hotel Principe di Piemonte

Piazza Giacomo Puccini, 1, 55049 Viareggio (LU)

Telefono:0584 4011




Claudio Zeni

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Il grand hotel principe di piemonte di viareggio seduce ancora oggi la fantasia dei suoi ospiti per la sua eleganza

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Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’,  il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso  'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano). 

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