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ASSAPORA LA LETTONIA

ASSAPORA LA LETTONIA

La Lettonia si è presentata in Italia con un’interessante offerta turistica e gastronomica che nulla hanno da invidiare al resto d’Europa. Per farlo ha scelto Milano, con due giornate di incontri per operatori e investitori ma anche una ricca presenza all’interno de L’Artigiano in Fiera a Rho con il progetto “Assapora la Lettonia”. 

Claim che non poteva essere più centrato dato che stiamo parlando di una piccola e giovane nazione, tradizionalmente accomunata ai Paesi Baltici ma con peculiarità proprie, culturali e paesaggistiche, e con un’offerta culinaria sorprendente. Il tutto in vista anche dei grandi festeggiamenti attesi per il 2018, quando il Paese festeggerà i 100 anni dalla fondazione della Repubblica lettone, come evidenziato dagli interventi di S.E. Artis Bērtulis, Ambasciatore della Repubblica di Lettonia in Italia durante gli incontri rivolti agli investitori e stampa svolti a Milano e nello stand istituzionale in fiera durante l’inaugurazione, dove è intervenuto anche Gabriele Alberti, Amministratore Delegato e Direttore generale de “L’Artigiano in Fiera”.

Sempre Milano, con l’EXPO del 2015, aveva fatto da palcoscenico al primo intervento in Italia della Lettonia, che oggi punta sul food & drink grazie alla vasta produzione in gran parte biologica e a eccellenze uniche: dagli smoothie ai succhi, passando per l’ottima birra, il sidro e una bevanda tradizionale di mele cotogne. Fra i prodotti in degustazione i pesci di fiume e lago come il persico e la lampreda, e quelli di mare come aringhe e sardine affumicate, poi molta carne sia lavorata (salumi) sia da cucinare, con il pregiato cervo a farla da padrone, sapientemente presentati nelle Masterclass degli chef Ēriks Dreibants e Juris Dukaļskis  del Restaurant 3 di Riga.  La Lettonia non ha ancora ristoranti stellati, ma i piatti che hanno cucinato durante gli eventi, sono sicuramente “stellari”.  Infine formaggi, funghi, pane di segale e biscottini natalizi alle spezie per completare la vetrina sulla cucina lettone. Nel pop-up ristorante del padiglione di L’Artigiano in Fiera è stato possibile assaggiare piatti a base dei famosi piselli grigi lettoni (già nel mirino di Slow Food), gli Spratti (le sardine), il merluzzo e infine i dolci come la torta Cielavina o il cremoso di formaggio al balsamo di Riga e terra di Rupjmaize.

La presenza lettone a Milano ha segnato un momento importante per approfondire la conoscenza del Paese baltico, grande quasi quanto Olanda e Belgio messe insieme (64.589 km²), ma con solo 2 milioni di abitanti. Immensi spazi incontaminati, 500 km di spiagge bianchissime e temperature che solo in pieno inverno diventano effettivamente nordiche. Ad oggi gli italiani rappresentano il secondo mercato turistico dell’Europa occidentale per la Lettonia, il primo è l’Inghilterra; discorso a parte ovviamente per i Paesi limitrofi e la Russia.

La Lettonia che storicamente ha un legame privilegiato con l’Italia e punta a stringerlo ulteriormente, grazie anche all’ampia offerta per l'accoglienza di alto livello, per il segmento business, leasure e benessere. E a promuovere l’aspetto “ambiente incontaminato” per un  turismo ecostenibile, sportivo, green per cui è naturalmente vocata. La Lettonia entrata, nell’area Euro solo dal 2014, è un paese smart, in crescita, fucina di start up in molte aree merceologiche, che si rivolge ai mercati europei e in particolare all’Italia  con le sue bellezze artistiche e naturali, la capitale Riga e una gastronomia ricercata, innovativa che conta però su marcate tradizioni e prodotti naturali e di qualità.

Per esempio, avete mai mangiato delle piccole pigne candite? Se l’idea vi intriga, la Lettonia è la destinazione delle vostre prossime vacanze.

 

Claudio Zeni

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Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’,  il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso  'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano). 

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