LA FESTA DI VEUVE CLICQUOT PER I 200 ANNI DELLA CREAZIONE DEL PRIMO ROSÉ PER ASSEMBLAGGIO DELLA STORIA

Il 19 giugno il Jardin d’Acclimatation a Parigi era pervaso di color rosé per i festeggiamenti del Bicentenario del primo Champagne Rosé per assemblaggio della storia, creato da Veuve Clicquot. La straordinaria innovazione ideata da Madame Clicquot nel 1818, tuttora usata dalla maggior parte dei produttori di champagne, fu un atto audace e creativo. Insoddisfatta della lavorazione dello Champagne Rosé in uso al suo tempo, Madame Clicquot cambiò le regole e ricreò completamente l’intero processo.

L’evento, un omaggio alla rivisitazione del Rosé da parte di Veuve Clicquot, ha richiamato quasi 600 ospiti per una deliziosa ed originale soirée, nello stile audace e giocoso della Maison. Gli ospiti hanno degustato calici di Veuve Clicquot Rosé, il vero protagonista assoluto della serata, e hanno sorseggiato anche una delle creazioni Rosé più recenti della Maison: Veuve Clicquot Rich Rosé, il primo Champagne da degustare “on the rocks” e creato espressamente per la mixologia.

L’inusuale garden party ha trasgredito i codici tradizionali, mescolando elegantemente i generi per rappresentare al meglio lo speciale “tocco” Veuve Clicquot. Le esperienze vertevano sui temi della creazione, della rivisitazione e della ricreazione (intesa come svago), fondamentali per Veuve Clicquot e l’innovativo Rosé per assemblaggio della Maison. Gli ospiti hanno scoperto il proprio lato giocoso con attrazioni come Rosé Vita, un fiume incantato; hanno espresso la loro creatività nei workshop Rosé Tattoo e Rosé Jewelry e hanno ballato tutta la notte al ritmo degli stili musicali di cinque gruppi diversi. Gli ospiti hanno inoltre scoperto numerosi ambienti sorprendenti, come la Lounge con la terrazza, Veuve Clicquot Airstream e l’area VIP. Infine, ogni festa di anniversario merita una bella torta e quella preparata per la serata non ha certo deluso le aspettative: una torta alta tre metri, composta da 200 Veuve Clicquot Anniversary Cake, ha creato un fantastico tocco spettacolare.

Veuve Clicquot Anniversary Cake è un delizioso cofanetto di metallo realizzato con “barattoli di vernice”; quando si apre si trasforma in un secchiello per il ghiaccio che contiene una bottiglia di Veuve Clicquot Rosé, completa di manico per facilitare il trasporto. I barattoli di vernice simboleggiano la grande importanza del colore nell’arte dell’assemblaggio e nella degustazione di Veuve Clicquot Rosé.

Per questa serata unica e speciale, il Jardin d’Acclimatation, recentemente riaperto, ha reso perfettamente onore alla personalità creativa e allo spirito vivace e gioioso della Maison, offrendo un ambiente ricco di colore per scoprire – o riscoprire – lo Champagne Rosé per assemblaggio di Veuve Clicquot.

Più di due secoli fa, gli Champagne Rosé venivano preparati con una miscela di bacche di sambuco che davano la colorazione. Tuttavia, questo metodo non convinceva Madame Clicquot, che una volta scrisse così: “I nostri vini devono essere accattivanti sia per il palato che per l’occhio”. Ebbe una nuova e audace idea in cui il colore, il gusto e l’aroma erano fondamentali per la qualità. Infranse così le norme allora comunemente accettate e ricreò il processo produttivo dello Champagne Rosé.

Madame Clicquot amava molto i vigneti di uva rossa della regione della Champagne di Bouzy e produceva il suo vino rosso proprio attingendo a quella zona. Ebbe un’ispirazione e, nel 1818, decise di assemblare il vino rosso con i suoi vini bianchi fermi. Il risultato fu uno Champagne Rosé più forte, con un carattere ben definito. Il suo talento creativo ci offrì il primo Champagne Rosé per assemblaggio della storia: Veuve Clicquot Rosé!


Claudio Zeni


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Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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