Goloso e Curioso
LA (TUA) LEGGENDA DEL GALLO NERO

LA (TUA) LEGGENDA DEL GALLO NERO

Per coinvolgere anche le nuove generazioni nelle celebrazioni del trecentesimo anniversario dalla promulgazione del Bando del Granduca Cosimo III de’ Medici, che segnava i confini del territorio di produzione del Chianti Classico, il suo Consorzio ha sviluppato un progetto dedicato alle scuole elementari del Chianti. I giovani alunni delle elementari di Radda e della scuola Vittorio Veneto di Poggibonsi, che hanno aderito all’iniziativa, hanno così potuto interagire con una delle più suggestive e rappresentative storie del proprio territorio, la “Leggenda del Gallo Nero”, un racconto che nasce da vicende reali per sfociare in una favola antica, espressione di alcune delle principali caratteristiche distintive del genio toscano. Partendo proprio dalla leggenda è stato chiesto ai bambini delle scuole elementari di elaborarne una narrazione secondo una modalità espressiva diversa da quella puramente narrativa (rappresentazione teatrale, racconto per immagini...). Il legame con le origini di un territorio passa attraverso la creazione di una relazione forte con le sue narrazioni e sembra che i giovani ragazzi delle scuole di area chiantigiana si siano davvero divertiti a ravvivare la celebre leggenda fondativa: fumetti, immagini e racconti in rima, insieme all’introduzione di elementi inediti e fantasiosi hanno dato nuova vita al racconto. «I ragazzi hanno risposto con entusiasmo alla proposta del Consorzio, tanto che - ha raccontato una maestra delle classi partecipanti al concorso - passando in pullman nei pressi di una delle statue dei galli installate nei pressi del Comune di Poggibonsi, li ho sentiti gridare: “ecco il nostro gallo nero!”». «Siamo consapevoli che il marchio del Chianti Classico rappresenta un emblema di un patrimonio storico e umano legato a uno specifico territorio, prima ancora che il simbolo di uno straordinario prodotto che in questo territorio nasce - spiega Giuseppe Liberatore, Direttore Generale del Consorzio Vino Chianti Classico - il Consorzio ha voluto dedicare ai discendenti di quei due cavalieri l’ultima tappa di un anno ricco di eventi e celebrazioni, rendendo merito allo straordinario sforzo creativo che questi giovani chiantigiani hanno regalato al Gallo Nero, attraverso un’esposizione dei lavori che resterà in mostra presso la Casa Chianti Classico fino all’estate del 2017». La premiazione delle classi si terrà presso la sala conferenze della Casa Chianti Classico (ex Convento di Santa Maria al Prato), a Radda in Chianti il pomeriggio del 21 dicembre p.v. alle ore 16. Dopo le premiazioni, per ringraziare i ragazzi e le maestre, il Consorzio offrirà un pomeriggio di animazione ispirato alla leggenda del Gallo Nero a cui seguirà una merenda di saluto per lo scambio degli auguri di Natale a base di dolci e fettunta all’olio nuovo della DOP Gallo Nero. La Leggenda. In epoca medievale per porre fine alle loro interminabili guerre, Firenze e Siena decisero di affidare la definizione dei loro confini a una singolare prova tra due cavalieri: dove si fossero incontrati partendo all’alba dalle rispettive città, al primo canto del gallo, ci sarebbero stati i confini tra le due repubbliche. I senesi allevarono a questo scopo un bel gallo bianco, ben presto appesantito dagli eccessi di cibo. I fiorentini, invece, scelsero un gallo nero e lo tennero così tanto a digiuno che il giorno fatidico cominciò a cantare prima ancora che spuntasse l’alba. E così il cavaliere fiorentino partì prestissimo e solo quando giunse a Fonterutoli – a una dozzina di chilometri da Siena – incontrò il cavaliere senese, partito molto più tardi: fu per questo che quasi tutto il territorio del Chianti passò sotto la giurisdizione della repubblica fiorentina.

 

Claudio Zeni

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La (tua) leggenda del gallo nero

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Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’,  il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso  'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano). 

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