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IL VECCHIO AMARO DEL CAPO TORNA SUL PODIO DI BRANDS AWARD 

IL VECCHIO AMARO DEL CAPO TORNA SUL PODIO DI BRANDS AWARD 

Il  Vecchio Amaro del Capo, uno tra gli amari  più diffusi e venduti in Italia, è l’amaro preferito dai consumatori. E’ quanto emerge dai dati del Panel Toluna della 14° edizione di Brands Award, il premio dedicato alle migliori marche dei beni di consumo promosso e organizzato dalle testate del Retail  GDOWEEKe MARK UP del Gruppo Sole 24 Ore che ha assegnato al prodotto di punta della Distilleria Caffo il secondo posto nella categoria bevande alcoliche.  Per il Vecchio Amaro del Capo si tratta dell’ennesimo podio in questo premio. Finito più volte in nomination, infatti,  aveva già  ottenuto il terzo posto nel 2009. Brands Award è realizzato in collaborazione con IRI,  azienda leader nel mercato delle rilevazioni continuative basate sui dati scanner dei canali distributivi moderni,  e TOLUNA, leader mondiale nella fornitura di panel online e tecnologia per la creazione e personalizzazione di web community con finalità di ricerca, con il patrocinio, anche per quest'anno, di GS1 Italy - Indicod Ecr. Per il Vecchio Amaro del Capo si tratta dunque di un riconoscimento importante. «Il Vecchio Amaro del Capo nel 2012 si è fregiato della leadership in un settore che non è esente dagli effetti della crisi. Nonostante il calo globale dei consumi, il nostro prodotto di punta ha segnato una crescita costante negli ultimi 10 anni in termini di quota di mercato e di distribuzione ponderata. Questo riconoscimento conferma il successo nazionale del liquore d'erbe di Calabria, ma lo confermano ancor di più i giudizi dei consumatori che lo hanno messo al primo posto nella sua categoria. Un risultato per noi fondamentale, perché la nostra attenzione alla qualità è rivolta da sempre ai  consumatori che con la loro preferenza ci premiano quotidianamente», afferma il direttore commerciale Paolo Raisa che ha ritirato il premio. Liquore d'erbe di Calabria, frutto di un’antica ricetta rielaborata e migliorata dalla famiglia Caffo, questo amaro è uno dei più bevuti in Italia. Si distingue per il suo gusto gentile ed aromatico, che ben si adatta anche ai palati più delicati, non abituati agli "Amarissimi". Primo nel suo genere, fin dagli anni 70 viene bevuto ghiacciato (a –20° C.) come consigliato ai ristoratori e barman dell'epoca dallo slogan coniato da Pippo Caffo : "Ghiacciato è formidabile!".

Claudio Zeni




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Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’,  il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso  'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano). 

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