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Serata
all'insegna delle eccellenze per presentare Otto, ultimo vino nato in casa
Carvinea ottenuto da uve Ottavianello in purezza. Otto come l'anello che
congiunge questo vitigno al territorio di Ostuni, la sua patria d'elezione, e
che completa il panorama dei vini pugliesi con un prodotto inedito e di
raffinata eleganza.
Otto è figlio della passione e creatività di Beppe di Maria, patron
dell'azienda, che ha puntato sulla riscoperta dell'Ottavianello seguendo una
sua intuizione vincente:
“La mia idea si è concretizzata nel 2013, quando ho coraggiosamente convertito
circa tre ettari di vigneto alla coltura dell'Ottavianello – commenta di Maria
– un vitigno tipico della compresa tra Ostuni, Carovigno e San Vito dei
Normanni, per lunghissimo tempo “in oblio” nel suo stesso territorio ma nel
quale intravedevo un grandissimo potenziale. E ho subito coinvolto in questa
avventura il nostro enologo Riccardo Cotarella, che ha immediatamente condiviso
il mio progetto e ha magistralmente creato OTTO , ” Il vino che mancava”. Oggi
Otto rappresenta senza dubbio la massima espressione di questo vitigno e
arricchisce l'offerta di Carvinea occupando una posizione di prestigio,
secondo la ricerca dell'eccellenza che contraddistingue la filosofia
dell'azienda. Il mio desiderio è che l'Ottavianello possa crescere all'interno
del panorama vitivinicolo pugliese e guadagnarsi il suo giusto riconoscimento”.
Sede della presentazione il Centro Porsche Bari di Modugno, con l'intervento di
illustri ospiti a raccontare, discutere e conoscere l’Ottavianello in un
simposio dei tempi moderni. Presenza d'eccezione Bruno Vespa, chiamato a
coordinare gli interventi degli ospiti Riccardo Cotarella, Enologo Carvinea;
Nino D’Antonio, scrittore e giornalista; Leonardo Di Gioia, assessore
all'Agricoltura e alle Risorse Agroalimentari Regione Puglia; Paolo Lauciani,
docente Fondazione Italiana Sommelier; Giorgio Mercuri, presidente
Fedagri Confcooperative; Attilio Scienza, docente universitario; Dario
Stefàno, Senatore della Repubblica. Tema del dibattito la grande riscossa di
questo vitigno che prende il nome dal marchese di Bugnano che da Ottaviano, in
provincia di Napoli, lo introdusse in Salento verso la fine dell'Ottocento. In
chiusura della serata, una ricca degustazione dei vini dell'azienda, in primis
ovviamente Otto, accompagnata da un buffet di piatti e specialità gastronomiche
pugliesi.
Claudio Zeni
Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).