DUE GRANDI BIG INSIEME PER PORTARE LA MIGLIOR GRAPPA ITALIANA NEL MONDO DELLA MIXOLOGY

L’estate appena iniziata porta con sé una novità, l’unione tra due big: la distilleria di Roberto Castagner e Ghilardi Selezioni uniscono le forze per introdurre Casta, una grappa pensata espressamente per il mondo della mixology, destinata a cambiare le modalità di consumo e di approccio al distillato italiano per antonomasia.

Ghilardi Selezioni, una delle realtà italiane più attente in fatto di selezioni di spirits, era alla ricerca di una grappa di altissimo livello per farne l’unica grappa distribuita attraverso la propria rete, che copre capillarmente tutta l’Italia per servire le migliori bottiglierie e bar di tendenza.

Roberto Castagner è ormai uno dei principali player consolidati nel mondo dei distillati, un vero fuoriclasse che sale regolarmente sul podio in tutte le più importanti competizioni di settore: la sua più recente creatura è la grappa Casta - battezzata così proprio per denotare la sua purezza - nata dai suoi sapienti alambicchi e dall’estro creativo della figlia Giulia che ha fortemente ideato e creduto in questo progetto innovativo.

L’incontro di questi due big era praticamente un segno del destino, e racchiude i tre fattori principali che li legano: concept, progetto, distribuzione.

Il concept di Casta nasce dalla volontà di creare una grappa innovativa, che racchiudesse l’essenza più pura del distillato. Casta è stata una sfida portata al successo grazie ad una preliminare separazione delle parti legnose (vinaccioli e pedicello) per distillare solo la buccia dell’uva; questo consente di eliminare il sentore di tannino tipico della grappa, lasciando un gusto più delicato e facilmente miscelabile. La successiva distillazione è realizzata in cinque passaggi con metodo continuo in colonna a piatti di oltre 20 metri: 5 distillazioni per selezionare solo gli aromi più puri, fruttati e floreali dell’uva in un distillato purissimo, elegante e versatile.

Il progetto in cui Casta si inserisce è riservato ai barman e agli amanti della mixology, al quale Castagner sta lavorando da tempo con Laboratorio Italiano (insieme alla figlia Giulia e a un team di 12 bartender opinion leader), e al quale Ghilardi ha sempre prestato la massima attenzione. Da questo scenario nasce l’esclusiva di distribuzione concessa a quest’ultimo, che sarà l’unico ad avere Casta in portafoglio proprio in ottica di reciproca valorizzazione anche del brand. “Un partner ideale proprio per il suo stile di lavoro inconfondibile, per l’attenzione alla scelta sia dei prodotti che del servizio ai clienti, oltre che per la capacità di costruire brand –afferma Giulia Castagner. Immediatamente è scattata quell'intesa tra noi che ha poi portato ad accettare questa intrigante sfida e ad affrontare con grande gioia questa avvincente avventura”.

Avventura che inizia da Ischia, una delle tappe più glamour dell’estate, per proseguire con un tour estivo che porterà Casta in giro per il nostro bel paese. “Siamo sicuri –conferma Roberto Castagner - che l’elegante bottiglia di Casta potrà essere l’emblema del futuro della grappa per la miscelazione, che ben si potrà fondere in cocktail innovativi, con la sua natura perfetta per i classici twist italiani in abbinamento a vermouth, bitter e liquori, e con la sua elegante versatilità come base per sour italiani”.

Nella foto Giulia Castagner e Marianna Sicheri di Ghilardi

Claudio Zeni

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Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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