DALL’ORO AL BRONZO LE CONQUISTE INTERNAZIONALI PER L’AZIENDA LE COLTURE

Si tingono d’oro e di bronzo le nuove conquiste internazionali per l’azienda Le Colture all’edizione 2018 di due tra i concorsi più accreditati per il settore.

Il Valdobbiadene DOCG Prosecco Superiore Spumante brut ‘Fagher’ si aggiudica un oro al Concours Mondial de Bruxelles mentre il Decanter WWA assegna due Medaglie di Bronzo rispettivamente al Valdobbiadene DOCG brut Rive di Santo Stefano ‘Gerardo’ 2016 e al Prosecco DOC brut Sylvoz.

Il Valdobbiadene DOCG brut ‘Fagher’ è un blend 100% di uve Glera provenienti dai vigneti delle colline di Valdobbiadene e San Pietro di Feletto. E’ considerato la versione più moderna tra gli spumanti prodotti, oltre che quello che ottiene maggior successo all’estero. Con un basso residuo zuccherino, 9 gr/litro, una piacevole spalla acida unita a una buona mineralità e sapidità, riassume egregiamente i tratti distintivi del Prosecco Superiore secondo la filosofia Le Colture. Il suo nome in dialetto locale significa faggio, un albero storico molto diffuso sulle montagne sopra Valdobbiadene simbolo di forza e storia tanto che oggi alcuni esemplari sono inseriti nell’elenco nazionale degli alberi monumentali.

Il brut Rive di Santo Stefano ‘Gerardo’ è l’espressione più pura e sincera dell’identità del territorio di Valdobbiadene, al quale la famiglia Ruggeri è fortemente legata.

Omaggio a nonno Gerardo Ruggeri, fondatore dell’azienda e alle sue amate ‘Rive’, che in gergo locale indicano i terreni più scoscesi e impegnativi da coltivare. Le uve provengono da un singolo vigneto con viti che raggiungono anche i 35-40 anni a 390 mt di altitudine sopra Santo Stefano di Valdobbiadene. Realizzato nella versione brut per esaltare i sapori freschi e sapidi di un terroir costituito principalmente da rocce calcaree e dalla tipica “dolomia” al contempo in questo vino spiccano note floreali e fruttate che solo a Valdobbiadene si possono trovare, grazie ad un dialogo costante delle viti con il sole di giorno e con una fresca brezza la sera.

Il Prosecco DOC brut Sylvoz infine è uno degli ultimi vini prodotti in azienda, ottenuto da uve 100% glera provenienti dai vigneti situati sulle colline del Montello, ha carattere forte e deciso, una spiccata acidità e regala profumi freschi e fruttati.

Ulteriori risultati che portano ogni volta con sé un significativo messaggio di conferma; la solidità e l’armonia di una famiglia che ha scommesso sul territorio e che non smette mai di dimostrare, con rispetto e passione, il legame profondo e indissolubile con le proprie radici, ma allo stesso tempo guarda avanti con grinta accogliendo, grazie alle giovani generazioni, le nuove sfide dell’innovazione e della ricerca per interpretarle seguendo la propria filosofia.


Claudio Zeni

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Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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