LA BOMBONIERA? SI MANGIA!

C’è chi ha scelto Ron e ha fatto scrivere “Apri le tue braccia e poi vola”. Chi ha preso in prestito le parole di Bobbi Solo, “Ora so cosa sono per te”. Chi invece ha preferito stampare solo i propri nomi e la data del grande giorno.

Da Happy Mama le bomboniere per il matrimonio si fanno così, assecondando sin dall’etichetta i desideri delle coppie, che sono tutte diverse, come i prodotti proposti dal laboratorio culinario di Cavriago (RE): marmellate, mostarde, chutney d’accompagnamento.

Ecco allora che il ricordo di nozze da mangiare sa raccontare gli sposi che le scelgono: persone pratiche ma romantiche, con un’attenzione all’ecologia e molta personalità.

La linea si chiama “Sweet Just Married” e racchiude in piccoli e graziosi vasetti di vetro l’estro culinario che si sprigiona nel laboratorio, cucchiaiate dolci o piccanti, puree profumate dai gusti morbidi o profondi in una selezione tanto vasta quanto lo sono i diversi tipi d’amore.

E già la scelta del prodotto è un viaggio di coppia: prima di tutto nella scelta del prodotto da racchiudere nel mini barattolo, che può essere dolce, salato, agrodolce, mescolare la banana alla mela o il caffè alla cioccolata, speziare con zenzero o cannella, ingolosire con noci insieme con le arance, stupire con l’anguria invernale e la menta, inebriare con una goccia di brandy oppure scuotere i sensi con una macinata di pepe nero.

Un bouquet entusiasmante, davvero per ogni gusto, con il denominatore comune che si tratta, sempre, di frutta e verdura fresca, raccolta a chilometro zero e subito cucinata, senza l’uso di pectine o altri additivi chimici. Perché non c’è alcun bisogno di aiuti industriali quando la materia prima è d’eccellenza.

Scelto il contenuto, si passa al contenitore, da abbinare al mood delle nozze: la cuffietta in stoffa fantasia per un matrimonio country chic in un agriturismo, oppure una tinta unita sui toni neutri con le iniziali degli sposi per un classico senza tempo, e ancora la chiusura in rafia o cordoncino, e anche un bigliettino con qualche parola speciale o soltanto un “grazie” a chiudere il tutto, per farne anche degli affettuosi ed originali segnaposto.

Perché se dev’essere un giorno indimenticabile, il pensiero di una bomboniera ninnolo che finisce sul comò della vecchia zia toglie felicità. Della bomboniera commestibile invece, rimarrà un dolce ricordo. È garantito.

www.happymama.it

Claudio Zeni

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Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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