Goloso e Curioso
IL PARMIGIANO REGGIANO COME SIMBOLO DEL FOOD MADE-IN-ITALY SUL PODIO ANCHE PASTA E PROSCIUTTO DI PARMA   

IL PARMIGIANO REGGIANO COME SIMBOLO DEL FOOD MADE-IN-ITALY SUL PODIO ANCHE PASTA E PROSCIUTTO DI PARMA   

L’Oscar del gusto made-in-Italy 2014 va al Parmigiano Reggiano. A incoronare il Re dei Formaggi è stata la community internazionale dei 700mila foodies di I Love Italian Food, chiamati a scegliere le icone della cucina tricolore, tra una lista di prodotti tipici e di ricette emblematiche del nostro Paese. La consultazione - via Web - si è tenuta nel mese di novembre: il Parmigiano Reggiano ha raccolto il 20% delle preferenze complessive. Completano il podio, nell’ordine, la pasta e il Prosciutto di Parma. Seguono, comunque in ottima posizione, l’olio extravergine di oliva e la pizza. Scorrendo la classifica non mancano le sorprese. Per fare un esempio, due simboli di italianità come il cappuccino e la passata di pomodoro risultano fuori dalla top 10 dei più votati. A promuovere la consultazione è stata I Love Italian Food: una realtà non- profit nata nel 2013 con la mission di difendere e diffondere la cultura del cibo italiano di qualità. Un obiettivo ambizioso, che ha il sostegno di un network internazionale di oltre 700 mila foodies e di oltre 5.000 professionisti del settore, tra food blogger, chef, ristoratori, buyer e scuole di cucina. I Love Italian Food si appresta ora a celebrare degnamente le icone della cucina tricolore scelte dai foodies di tutto il mondo. I 12 tra prodotti e ricette più votati diventeranno infatti i protagonisti del progetto: “2015: a 100per100 Italian Year”. A valorizzarli saranno altrettanti maestri della cucina italiana, tra cui Heinz Beck, Cristina Bowerman, Moreno Cedroni e Antonella Ricci. A ogni chef I Love Italian Food chiederà di interpretare, in forma di ricetta, un prodotto simbolo: ne nascerà così il visual di una campagna di comunicazione no profit, per la valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche italiane nel mondo. «Questo contest ci ha permesso di capire quali sono i veri ambasciatori del gusto made-in-Italy all’estero. E anche quali sono i tesori della nostra cucina che è necessario promuovere, perché ancora faticano a entrare nel cuore dei foodies stranieri - commenta Alessandro Schiatti, fondatore di I Love Italian Food - siamo convinti che il food rappresenti il vero petrolio d’Italia, un motore importante per la nostra economia. Questo ci motiva ogni giorno a diffondere e difendere la cultura e i valori del sistema agroalimentare italiano». La campagna “2015: a 100per100 Italian Year” accompagnerà inoltre la nascita del progetto di I Love Italian Food, “100per100 Italian”, che intende raccontare agli stranieri i nostri prodotti, le ricette della tradizione e le aziende che oggi si impegnano a produrre cibo di filiera 100% italiana. Il progetto verrà lanciato ufficialmente a gennaio 2015.


Claudio Zeni

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Il parmigiano reggiano come simbolo del food made-in-italy sul podio anche pasta e prosciutto di parma   

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Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’,  il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso  'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano). 

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