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BIENNALE ENOGASTRONOMICA DI FIRENZE 2016 ALL’INSEGNA DELLA RIVOLUZIONE

BIENNALE ENOGASTRONOMICA DI FIRENZE 2016 ALL’INSEGNA DELLA RIVOLUZIONE

 

Diciotto giorni dedicati al mondo del food e realizzati in luoghi cittadini tutti da scoprire: torna la Biennale Enogastronomica che dal prossimo 10 fino al 28 novembre fa di Firenze capitale del buon vivere. Arte, musica, letteratura, convegni, appuntamenti tematici, saranno cornice ideale per mostre mercato, degustazioni e show cooking: la Biennale torna ad essere presidio per saperi e sapori da tutelare ma anche osservatorio attento e curioso verso tutto ciò che nell’enogastronomia è contemporaneità, ricerca e futuro. Sarà una vera e propria “rivoluzione” quella che accompagnerà l’edizione 2016 della Biennale Enogastronomica di Firenze. Nata otto anni fa nella volontà di offrire alla città una serie di occasioni per riscoprire le radici di una cucina ricca di storie e tradizioni, la manifestazione è cresciuta al punto di rivolgersi a un pubblico vasto e coinvolgere espositori sempre più internazionali. Basti pensare che la Biennale targata 2014 ha fatto registrare numeri davvero importanti con oltre 20mila persone che hanno partecipato agli eventi in programma. Numeri destinati a crescere in questa nuova edizione in programma che conta circa 500 espositori che presenteranno il mondo dell’enogastronomia spaziando nei settori più differenti, un calendario con 25 eventi tematici e altrettanti appuntamenti nel ricco programma “Fuori Biennale”. Dal te al gin, dalla cioccolata alle bollicine, dalla pasticceria al panettone e ancora pasta, riso, caffè, formaggi, carni, vini, salumi, pane, pizza, olio, birra e chi più ne ha più ne metta alla Biennale Enogastronomica di Firenze ci sarà da annusare, assaggiare, degustare, provare di tutto di più. Eventi “pop” si alterneranno ad appuntamenti “gourmet” e arriveranno a Firenze chef stellati da tutta Italia che saranno protagonisti di cooking show e degustazioni. “Stiamo lavorando – dice Santino Cannamela presidente della Biennale Enogastronomica – per dare vita a un nuovo corso di questa manifestazione. Tra innovazione e tradizione la Biennale è senza dubbio una vetrina privilegiata sia per il miglior made in Italy sia per le eccellenze enogastronomiche del mondo. Ecco allora che all’interno di una formula collaudata porteremo nuovi contenuti che abbiano un respiro internazionale. L’idea è di realizzare un appuntamento che offra basi per un confronto costruttivo su ciò che si rinnova e cambia nel comparto del food, una sorta di stati generali dell’enogastronomia e di quanto si muove intorno a questo settore. La Biennale Enogastronomica infatti non è solo un evento che ogni due anni propone un calendario di iniziative. Il nostro lavoro è supportare e sostenere costantemente tutte quelle iniziative che promuovono l’identità e la qualità dell’enogastronomia intesa come esperienza culturale di conoscenza. Un viaggio fatto di tante tappe, che però non finisce mai”. “Lo scopo del lavoro di un direttore artistico – afferma Leonardo Romanelli critico enogastonomico e direttore artistico della Biennale - è quello di creare eventi culturali e ricchi di contenuti che al tempo stesso sappiano far divertire tutti i partecipanti, consumatori ed operatori. E’ la maniera giusta per trasferire messaggi che abbiano valenza per la vita quotidiana, soprattutto in campo enogastronomico”.

 

Claudio Zeni

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Biennale enogastronomica di firenze 2016 all’insegna della rivoluzione

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Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’,  il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso  'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano). 

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