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ISPIRATRICE E INDOSSATRICE LA DONNA DI FRANCESCA FOSSATI E’ANCHE LA SUA MUSA

ISPIRATRICE E INDOSSATRICE LA DONNA DI FRANCESCA FOSSATI E’ANCHE LA SUA MUSA

È dall’analisi e dal recupero progettuale degli abiti da lavoro fino agli anni ’50, caratterizzati da dettagli unici e individuali, che nasce la collezione P/E 16 di Francesca Fossati, la “dressteller” pronta a lanciare il brand omonimo con una kermesse aperta al pubblico dal 26 febbraio al 12 marzo nella Galleria di Via della Moscova 60 a Milano. Ogni creazione è un racconto, la storia unica della donna che lo indossa, un percorso infinito di intuizioni singolari in cui forme preziose e materiali pregiati sono teatro di un mondo ricco di tradizione e innovazione. “La collezione si ispira ad una ricerca storica sugli abiti da lavoro. Sono state rivisitate le divise da lavoro a partire dalla tuta di Thayaht, sintesi di geometria e eleganza progettata nel 1919-1920 da Ernesto Michaelles noto artista, scultore ed orafo. Sono stati individuati i dettagli formali rivisti e ridisegnati nella collezione di alta sartoria che vuole esprimere, attraverso la ricerca iconografica, abiti studiati pensando a chi li deve indossare”, afferma Francesca Fossati. Punto di forza del brand sono i dettagli unici, straordinaria espressione dell'eccellenza sartoriale made in Italy, reinterpretata in chiave contemporanea. Se oggi l’abito da lavoro è omologato e spersonalizzante, un’uniforme che non valorizza la femminilità, Francesca Fossati lo trasforma in capi cult, tra ricami e stoffe finemente dipinti da mani haute couture, perle e bottoni in vetro di Murano soffiato a lume, borse in paglia intrecciate da maestri cestai sardi e la chicca etnica dei sandali in paglia realizzati a mano in Liberia. Lo scenario inedito che si incontra nelle creazioni firmate Francesca Fossati va ben oltre il fil rouge estetico di una stilista, è il senso compiuto di un approccio fashion molto più ampio, racconto intimo della genesi di un cartamodello. Interpretazione della designer e introspezione della donna si fondono in un taylor made, inimitabile nel suo sfoggiare carattere, personalità, femminilità. "O si è un'opera d'arte o la si indossa", scriveva Oscar Wilde. La collezione d’esordio verrà presentata venerdì 26 febbraio 2016 sia nella galleria di via della Moscova 60 che in diverse location milanesi itineranti ancora segrete. Atelier Francesca Fossati via Raiberti 5, 20900 Monza - Monza e Brianza.

 

Claudio Zeni

 

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Ispiratrice e indossatrice la donna di francesca fossati e’anche la sua musa

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Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’,  il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso  'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano). 

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