Goloso e Curioso
IL FASCINO DI PALAZZO MANFREDI E L'ECCELLENTE CUCINA DELL'AROMA BINOMIO VINCENTE DELL'OSPITALITA' ITALIANA

IL FASCINO DI PALAZZO MANFREDI E L'ECCELLENTE CUCINA DELL'AROMA BINOMIO VINCENTE DELL'OSPITALITA' ITALIANA

Una cena indimenticabile ammirando il simbolo di Roma più imponente, il Colosseo, gustando piatti gourmet. E’ quanto riserva ai veri amanti dell’arte culinaria il ristorante ‘Aroma’ (o giocando sulla parola ‘aRoma’!) di Palazzo Manfredi. Due, infatti, sono i motivi per una piacevole sosta in questo raro gioiello di eleganza e ospitalità immerso nella ‘Città eterna’: una location senza tempo dal design contemporaneo con una delle migliori vedute di Roma e una cucina che combina i sapori mediterranei con quelli della tradizione, personalizzata dalla maestria dello chef Giuseppe di Iorio. Partiamo dalla location. “L’Hotel Palazzo Manfredi è un luogo unico in cui soggiornare per tuffarsi nell’antica storia di Roma – ricorda Bruno Papaleo, manager della struttura - basta affacciarsi alle finestre e alla terrazza panoramica dell’hotel per accorgersene grazie ad un colpo d’occhio emozionante che fa abbracciare all’ospite il Colosseo, i Fori Imperiali e la Domus Aurea. Oggi, dove sorge Palazzo Manfredi, furono costruite ai tempi della Roma Imperiale quattro caserme gladiatorie, delle quali nel 1937 sono stati rinvenuti, tra via Labicana e via San Giovanni in Laterano, i resti della ‘Ludus Magnus’,l’antica palestra dei gladiatori. A ridosso dell’antico insediamento già nel 1500 era situato il ‘Casino Guidi’, rifugio di caccia dei giardini Guidi, che nel 2002 è stato trasformato grazie al restauro voluto dal conte e ingegner Goffredo Manfredi in questo albergo esclusivo”. Palazzo Manfredi è così oggi un raro gioiello di eleganza, ospitalità e lusso a cinque stelle, le cui ampie camere e le suite sono di una bellezza travolgente, all’altezza dello scenario esterno, dove ogni componente d’arredo porta la firma di artisti come Ingo Maurer e Van Egmond, con tende e tendaggi di lusso realizzati da marchi di design come Missoni, Larsen e Ivano Redaelli. Il secondo must per una sosta a Palazzo Manfredi è la cucina proposta al ristorante ‘Aroma’ dall’executive chef Giuseppe di Iorio (il locale è aperto sia a pranzo che a cena anche alla clientela esterna), la cui filosofia culinaria si esprime nel mantenere inalterato il sapore  autentico di ogni ingrediente, che proprio per questo motivo deve essere freschissimo e di grande qualità, al fine di creare abbinamenti sinfonici e in armonia con gli altri. Qui nella terrazza, soprattutto di sera, quando i fori romani si accendono per uno spettacolo panoramico ed artistico unico al mondo ecco arrivare in tavola eccellenti proposte culinarie frutto della maestria di Giuseppe di Iorio a cominciare dalle cappesante arrosto profumate alla menta con fonduta di finocchi e porri fritti per poi proseguire con i torciglioni con aliciotti, pinoli tostati e pomodorini e il medaglione di branzino con olive taggiasche, pachino e origano concludendo con una superba sfera di cioccolata, bellissima da vedere quanto da gustare. Il tutto accompagnato da un'accurata selezione di eccellenze enologiche da parte del giovane e competente sommelier Alessio Domenici ed il perfetto servizio in sala del maitre Maurizio Ciurli. Un'eccellenza riconosciuta anche a livello internazionale, con il 5 Star Diamond Award ricevuto dall’Accademia Americana.


Claudio Zeni

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Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’,  il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso  'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano). 

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