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Creare l’illusione di movimento e dinamicità tramite stravaganti accostamenti di forme e contrasti cromatici: questa la sfida che ha portato alla nascita della nuova Capsule Collection dell’azienda bellunese Mad in Italy. Il brand di occhiali 100% italiano si ispira nel 2016 ai concetti del Futurismo, movimento artistico che esalta il dinamismo come espressione di vitalità e pone le basi della sperimentazione visionaria rivolta alla modernità. Mad in Italy ha sposato questa filosofia creativa adeguandola al proprio scopo: produrre l’occhiale del terzo millennio. Blu, azzurro, verde, arancione, viola e grigio sono i colori che si alternano al nero nel frontale in nylon, dando alle montature bicolor un aspetto dinamico. Contribuisce a questo effetto anche le texture delle superfici: opachi i tratti neri e lucidi e specchianti i segmenti colorati. Questa rivisitazione del colore come parte integrante della forma, dà vita a un gioco ottico diverso per ognuno dei sei modelli della collezione che variano nella forma del frontale come nel disegno creato dall’alternanza cromatica. I modelli della nuova Capsule Collection riprendono i “best seller” della collezione Mad in Italy Up traendone gli originali nomi provenienti dal mondo vegetale: Orzo, Porro, Rucola, Sedano, Verza e Zucca. Complice il colore, l’uso delle linee e il contrasto fra opaco e specchiatura, anche lo sguardo acquista dinamicità conservando la semplicità che non appesantisce il volto. A completare il vivace effetto ottico è il terminale antiscivolo delle aste, realizzato in gomma colorata abbinata alla montatura. Con questa nuova linea, Mad in Italy conferma il proprio interesse per l’innovazione, frutto di una costante sperimentazione tecnica e di ricerca di materiali sempre all’avanguardia. L’estrema leggerezza ottenuta assicura la praticità fondamentale per un accessorio di uso quotidiano. La caratteristica che contraddistingue Mad in Italy è la volontà di conciliare questa comodità alla ricercatezza nel design, che per ognuno deve esprimere, come recita il payoff del brand, the madness of being oneself.
Claudio Zeni
Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).