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Ogni domenica del mese filiera corta ed eccellenze enogastronomiche… e per il week-end del 25 Aprile il farmers’ market diventa uno e trino, fedele alla sua natura ubiqua… per non far mancare a nessuno palato sollecitazioni, tentazioni e golosità
MEC -
Mercatino Enogastronomico della Certosa di Pavia
Via del Monumento, Certosa di Pavia (Pv)
3-17-25 Aprile 2016
Dalle 9 alle 18
Corte dei Cistercensi, Morimondo (Mi)
10 Aprile 2016
Festa del Latte
24 e 25 Aprile 2016
Dalle 9 alle 18
Torre d’Isola, (Pv)
24 Aprile 2016
Dalle 9 alle 19
Per informazioni 347 7264448; www.agenziareclam.it
Un calendario di Aprile ricco di appuntamenti quello del MEC-Mercatino enogastronomico della Certosa: dalla casa madre tra Milano e Pavia nell’area di fronte alla magnifica Certosa di Pavia per partire sulla Strada delle Abbazie in quel di Morimondo, alle porte di Milano fino al ridente borgo di Torre d’Isola, in provincia di Pavia.Peraltro il primo week-end lungo dell’anno, vale a dire quello del 25 Aprile, si caratterizza per essere, com’è ormai nella sua natura, ubiquo: il MEC sarà infatti presente con 3 delegazioni di produttori di eccellenze DOC e DOP della cultura del gusto pavese a Certosa, a Morimondo in occasione per la Festa del Latte e anche a Torre d’Isola.
Nello specifico, il Mercatino Enogastronomico della Certosa giocherà in casa – ovvero a Certosa di Pavia - la prima e la terza domenica d’Aprile (3 e 17) ed aggiunge una terza data proprio in occasione della Festa della Liberazione. Sarà poi a Morimondo, all’ombra della splendida Abbazia romanica, domenica 10 Aprile e nuovamente domenica 24 e lunedì 25 Aprile in occasione della Festa del Latte. Una due giorni di laboratori e degustazioni dedicate all’oro bianco ed ai suoi derivati che nasce da una tradizione antica: il calendario ambrosiano vuole che il 23 Aprile si celebri San Giorgio, patrono dei lattai. Mandriani e venditori al dettaglio proprio in questo giorno dell’anno usavano firmare i contratti di fornitura del latte. La storia ci racconta poi di un’altra tradizione: i contraenti festeggiavano l’accordo “dolcemente”, con del pan de mej ai fiori di sambuco (che sembra sboccino proprio in questo periodo dell’anno) appositamente preparato per l’occasione e accompagnato da panna liquida che i lattai regalavano a propri clienti.
Domenica 24 Aprile il MEC sarà con una sua delegazione/selezione di produttori anche a Torre d’Isola (Pv) per la consueta Festa cittadina ed il Mercato dell’ultima domenica del mese: visite alla scoperta del Ticino e del suo meraviglioso parco, vintage market e mercato del contadino, giochi e occasioni di incontro.
Il ricco catalogo di sapori del triangolo del gusto dell’Oltrepò, del Pavese e della Lomellina, vetrina di eccellenze enogastronomiche di una zona ad alta intensità golosa, stesa tra le province di Pavia, Alessandria, Milano e Piacenza, prevede golosità quali: il Varzi DOP (prodotto con l’utilizzo del filetto che è la parte più pregiata del maiale), il salame d’oca di Mortara IGP, pregiata produzione lomellina; offelle e altre dolci tipici, vini dell'Oltrepò, il riso, verdure di stagione e sott’olio, i formaggi delle valli piemontesi, i prodotti agricoli e ittici del Consorzio Parco del Ticino, lo zafferano dell’Oltrepò pavese, le mostarde, la birra artigianale, l’olio e le olive pugliesi, le nocciole del Piemonte, il miele, pane integrale e ai cereali, con olive o noci. Questi sono solo alcuni dei prodotti del ricco e gustoso catalogo del farmers’ market della Certosa che in occasione delle tanto atteso ponte del 25 Aprile avrà il dono dell’ubiquità. per non far mancare a nessuno palato sollecitazioni, tentazioni e golosità.L’Abbazia di Morimondo fu fondata nel 1136 dai cistercensi provenienti dal monastero francese di Morimond, i quali, trapiantati in Lombardia, conservarono il nome della loro abbazia madre (da "mora", parola della bassa latinità = palude). La basilica, sorta in periodo successivo alla costruzione del monastero (dal 1182), rispecchia il disegno delle chiese cistercensi voluto da S. Bernardo: grandiose e solenni in contrasto con l'austerità e la povertà della vita dei monaci, cui è attribuito il merito di aver intrapreso l'opera di bonifica e valorizzazione agricola del territorio. L'esterno in mattoni è in stile gotico francese con elementi romanico-lombardi. Raggiungere Morimondo è piuttosto semplice, basta seguire il corso del Naviglio Grande in direzione Vigevano. Giunti nel centro abitato di Abbiategrasso si svolta verso Sud e si cominciano a seguire le indicazioni per Morimondo. Lungo il Naviglio esiste anche una ciclovia che vi permette di giungere a destinazione percorrendo strade prevalentemente ciclabili, una pedalata bella lunga ma adatta a tutti.
Raggiungere Torre d’Isola, nel cuore del Parco del Ticino, è facile: da Milano basta prendere l’ autostrada A7, uscire al casello di Bereguardo in direzione Pavia, poi dal raccordo per Pavia uscire al primo svincolo dopo il casello in località Cascina Grande. A causa del cantiere il raccordo è chiuso, si consiglia quindi di proseguire sulla strada statale seguendo le indicazioni per Pavia. Dopo 5 chilometri circa il cartello Torre d’Isola vi porterà a destinazione. Da Pavia prendere il raccordo per l’Autostrada A7 ed uscire allo svincolo di Torre d’Isola.
Giornalista free lance, la comunicazione è il mio pane. Insieme ad essa la passione e la curiosità per il cibo ed il vino che non nascono per caso, soprattutto se si nasce in una famiglia dove la condivisione e la cucina sono gesto d’amore e accoglienza. Forse non è necessario cercare una ragione o un motivo, ma se dovessi dare una risposta al perché di questa passione direi che sta nel non essere mai uguali, nel rappresentare un territorio, la sua storia, le sue risorse. Da qui la curiosità e la ricerca di ciò che è buono e tipico in ogni parte del mondo, in ogni luogo dove le genti del luogo e quelle arrivate lì per restare - o ancora di passaggio per raggiungere nuove vite – hanno lavorato le ricchezze della terra per trasformarle in una cucina con una sua propria identità. Quanto al vino, la sua capacità di raccontare tante storie: i profumi ed i sentori che porta con sé ad ogni sorso e ad ogni bottiglia, il territorio che esprime, le persone che lo producono . Federico Fellini diceva che il vino “è nuovo ad ogni sorso e, come avviene con i film, nasce e rinasce in ogni assaggiatore”: il che è profondamente vero e questa verità riesce a stupirmi ogni volta che entro in contatto con questo mondo.
simonetta.tocchetti@libero.it