Goloso e Curioso
A Morimondo con il MEC, prima trasferta autunnale sulla Strada delle Abbazie

A Morimondo con il MEC, prima trasferta autunnale sulla Strada delle Abbazie

Nella seconda domenica di ottobre il farmers’ market della Certosa si sposta alle porte di Milano con il suo ricco catalogo di eccellenze enogastronomiche a chilometro vero

Certosa di Pavia, Ottobre 2017. Domenica 8 Ottobre il Mercatino Enogastronomico della Certosa di Pavia va in trasferta con il suo carico di eccellenze enogastronomiche made in Pavia, Oltrepo e Lomellina. L’appuntamento è alle porte di Milano, a Morimondo, città slow e borgo del circuito dei Borghi più belli d’Italia, a partire dalle 10 del mattino presso la suggestiva Corte dei Cistercensi vicino all’Abbazia, gioiello dell’architettura romanica lombarda.

Nel catalogo di eccellenze del MEC, enogastronauti e golosi impenitenti potranno degustare ed acquistare salame di Varzi DOP (prodotto con l’utilizzo del filetto che è la parte più pregiata del maiale) e dalla Lomellina il pregiato salame d’oca di Mortara IGP. E poi distillati, birre artigianali, grappe, digestivi, liquori e creme per torte e gelati; specialità casearie di latte vaccino e per quanti tengono d’occhio il tasso di colesterolo, anche di pecora e capra del vicino Monferrato. Non mancheranno poi, sempre dalla Lomellina i prosciutti ed il paté di fegato d’oca, i vini DOC dell' Oltrepo Pavese e del Monferrato, riso del Pavese, miele, funghi, le dolci e premiatissime offelle di Parona, succhi di frutta e salse, pane e prodotti da forno. Per i golosi del dolce anche confetture e composte. Da Mornico Losana poi lo zafferano della fattoria La Robinia.

Una domenica a tutto gusto, occasione per coniugare al piacere del buon cibo quello della meraviglia di trovarsi in un luogo bellissimo e carico di storia e spiritualità come l’abbazia di Morimondo.

Domenica 8 Ottobre 2017

Dalle 10 alle 18

Corte dei Cistercensi, Morimondo (Mi)

Ingresso gratuito

Per informazioni 347 7264448; www.prolocomorimondo.eu

L'Abbazia di Morimondo fu fondata nel 1136 dai cistercensi provenienti dal monastero francese di Morimond, i quali, trapiantati in Lombardia, conservarono il nome della loro abbazia madre (da "mora", parola della bassa latinità = palude). La basilica, sorta in periodo successivo alla costruzione del monastero (dal 1182), è oggi il monumento di maggior importanza di Morimondo. Rispecchia il disegno delle chiese cistercensi voluto da S. Bernardo: grandiose e solenni in contrasto con l'austerità e la povertà della vita dei monaci, cui è attribuito il merito di aver intrapreso l'opera di bonifica e valorizzazione agricola del territorio. L'esterno in mattoni è in stile gotico francese con elementi romanico-lombardi. La facciata presenta un taglio a capanna; il portale è preceduto da un pronao (porticato posto davanti alla chiesa) aggiunto nel 1736. Un rosone centrale, bifore, aperture cieche e altre a cielo aperto definiscono la parte superiore, coronata da una fila di archetti che continuano sui fianchi. L'interno di forma basilicale, a 3 navate su pilastri con volte a crociera, con transetto e abside rettangolare.Opere: entrando a destra si nota una magnifica acquasantiera trecentesca con rosoni e teste fantastiche. Degno di nota il coro, commissionato dai monaci di Settimo Fiorentino, stabilitisi a Morimondo nel 1490, all'intagliatore abbiatense Francesco Giramo, che lo concluse nel 1522. Si compone di 70 stalli divisi in 2 ordini; negli scranni sono raffigurati motivi simbolici.Sul fianco destro della chiesa si apre il chiostro, dove affacciano le varie parti del monastero, più volte riprese e rimaneggiate nel tempo. Il lato est è il piu' antico, con la sala capitolare, il sovrastante dormitorio, il "parloir" e la "sala di lavoro" dei monaci. Sul lato sud si affacciano il "calefactorium" (unico locale riscaldato) e il refettorio. L'ala dei conversi, lato ovest, è quella che ha subito maggiori trasformazioni.

Tutti gli articoli >

Simonetta
A morimondo con il mec, prima trasferta autunnale sulla strada delle abbazie

Simonetta

Simonetta

Giornalista free lance, la comunicazione è il mio pane. Insieme ad essa la passione e la curiosità per il cibo ed il vino che non nascono per caso, soprattutto se si nasce in una famiglia dove la condivisione e la cucina sono  gesto d’amore e accoglienza. Forse non è necessario cercare una ragione o un motivo, ma se dovessi dare una risposta al perché di questa passione direi che sta nel non essere mai uguali, nel rappresentare un territorio, la sua storia, le sue risorse. Da qui la curiosità e la ricerca di ciò che è buono e tipico in ogni parte del mondo, in ogni luogo dove le genti del luogo e quelle arrivate lì per restare - o ancora di passaggio per raggiungere nuove vite – hanno lavorato le ricchezze della terra per trasformarle in una cucina con una sua propria identità. Quanto al vino, la sua capacità di raccontare tante storie:  i profumi ed i sentori che porta con sé ad ogni sorso e ad ogni bottiglia, il territorio che esprime, le  persone che lo producono .  Federico Fellini diceva che il vino “è nuovo ad ogni sorso e, come avviene con i film, nasce e rinasce in ogni assaggiatore”:  il che è profondamente  vero e questa verità riesce a stupirmi ogni volta che entro in contatto con questo mondo.

simonetta.tocchetti@libero.it

Editore

Editore del Goloso & Curioso la ditta Colombo 3000, un gruppo aziendale che si occupa da oltre 10 anni della...Leggi tutto»