Goloso e Curioso
30 Ottobre, Castagnata a Morimondo

30 Ottobre, Castagnata a Morimondo

A Morimondo domenica 30 Ottobre si celebra la Castagna, frutto autunnale per eccellenza: castagne, vin brulé e un' Amatricianata solidale  supervisionata dallo chef Ezio Santin per raccogliere fondi e aiutare Amatrice nella ricostruzione post terremoto. Ospite della manifestazione il Mercatino Enogastronomico della Certosa di Pavia con le sue eccellenze enogastronomiche a filiera corta

 

Ottobre 2016. Morimondo ripropone domenica 30 Ottobre la Castagnata, festa che ogni anno celebra il frutto autunnale per eccellenza. La manifestazione, che si sarebbe dovuta tenere domenica 23 Ottobre, era stata rinviata a causa del maltempo. Morimondo, città slow e borgo tra i più belli d’Italia, vedrà animarsi le sue strade con il crepitio delle castagne sul fuoco: vin brulé, marroni e poi ancora dolci a base di farina di castagna. Complice il bel tempo, sarà possibile fare passeggiate lungo i sentieri della campagna  cistercense e visitare l’Abbazia. Una domenica di festa che sarà anche una domenica solidale: l’attiva Pro Loco ha organizzato, sotto la supervisione di Ezio Santin, storico patron dell’Antica Trattoria del Ponte di Cassinetta di Lugagnano, un’ Amatricianata il cui ricavato verrà devoluto alle popolazioni  colpite dal terremoto alla fine dell’agosto scorso. Dalle 11,30 alle 15 presso la Corte dei Cistercensi i volontari guidati dallo chef tristellato cucineranno la pasta con il sugo preparato dai ristoranti del borgo alle porte di Milano (piatto di pasta e bicchiere di vino, 10 euro). Obiettivo: raccogliere un migliaio di commensali! Il ricavato andrà al Comune di Amatrice per contribuire alla ricostruzione del paese.

 

Tra gli ospiti, inoltre, non mancherà il mercatino hobbistico ed il  Mercatino della Certosa di Pavia, vetrina delle eccellenze food&wine del triangolo d'oro del gusto rappresentato da Lomellina, Oltrepò e Pavese. Zona altamente vocata all'enogastronomia con i suoi vini DOC, i salumi e i formaggi. In degustazione formaggi tipici, salame d’oca, salame di Varzi e salame di struzzo. Saranno inoltre presenti i pluripremiati vini DOC dell’Oltrepò Pavese, riso biologico del Pavese, salse, marmellate, miele e dolci tipici quali le offelle di Parona. E, extra regione, olive e olio dalla Puglia. Dal produttore al consumatore per una realtà che si caratterizza per fiducia e famigliarità come il negozio sotto casa di una volta.

 

 

Castagnata e Amatricianata solidale per le popolazioni colpite dal terremoto

Domenica 30 Ottobre 2016

Dalle 10 alle 18

Morimondo (Mi), via XXV Aprile

Ingresso gratuito

Per informazioni 347 7264448; www.agenziareclam.it; www.prolocomorimondo.eu

 

L'Abbazia di Morimondo fu fondata nel 1136 dai cistercensi provenienti dal monastero francese di Morimond, i quali, trapiantati in Lombardia, conservarono il nome della loro abbazia madre (da "mora", parola della bassa latinità = palude). La basilica, sorta in periodo successivo alla costruzione del monastero (dal 1182), è oggi il monumento di maggior importanza di Morimondo. Rispecchia il disegno delle chiese cistercensi voluto da S. Bernardo: grandiose e solenni in contrasto con l'austerità e la povertà della vita dei monaci, cui è attribuito il merito di aver intrapreso l'opera di bonifica e valorizzazione agricola del territorio. L'esterno in mattoni è in stile gotico francese con elementi romanico-lombardi. La facciata presenta un taglio a capanna; il portale è preceduto da un pronao (porticato posto davanti alla chiesa) aggiunto nel 1736. Un rosone centrale, bifore, aperture cieche e altre a cielo aperto definiscono la parte superiore, coronata da una fila di archetti che continuano sui fianchi. L'interno di forma basilicale, a 3 navate su pilastri con volte a crociera, con transetto e abside rettangolare.Opere: entrando a destra si nota una magnifica acquasantiera trecentesca con rosoni e teste fantastiche. Degno di nota il coro, commissionato dai monaci di Settimo Fiorentino, stabilitisi a Morimondo nel 1490, all'intagliatore abbiatense Francesco Giramo, che lo concluse nel 1522. Si compone di 70 stalli divisi in 2 ordini; negli scranni sono raffigurati motivi simbolici.Sul fianco destro della chiesa si apre il chiostro, dove affacciano le varie parti del monastero, più volte riprese e rimaneggiate nel tempo. Il lato est è il piu' antico, con la sala capitolare, il sovrastante dormitorio, il "parloir" e la "sala di lavoro" dei monaci. Sul lato sud si affacciano il "calefactorium" (unico locale riscaldato) e il refettorio. L'ala dei conversi, lato ovest, è quella che ha subito maggiori trasformazioni.

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Simonetta
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Simonetta

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Giornalista free lance, la comunicazione è il mio pane. Insieme ad essa la passione e la curiosità per il cibo ed il vino che non nascono per caso, soprattutto se si nasce in una famiglia dove la condivisione e la cucina sono  gesto d’amore e accoglienza. Forse non è necessario cercare una ragione o un motivo, ma se dovessi dare una risposta al perché di questa passione direi che sta nel non essere mai uguali, nel rappresentare un territorio, la sua storia, le sue risorse. Da qui la curiosità e la ricerca di ciò che è buono e tipico in ogni parte del mondo, in ogni luogo dove le genti del luogo e quelle arrivate lì per restare - o ancora di passaggio per raggiungere nuove vite – hanno lavorato le ricchezze della terra per trasformarle in una cucina con una sua propria identità. Quanto al vino, la sua capacità di raccontare tante storie:  i profumi ed i sentori che porta con sé ad ogni sorso e ad ogni bottiglia, il territorio che esprime, le  persone che lo producono .  Federico Fellini diceva che il vino “è nuovo ad ogni sorso e, come avviene con i film, nasce e rinasce in ogni assaggiatore”:  il che è profondamente  vero e questa verità riesce a stupirmi ogni volta che entro in contatto con questo mondo.

simonetta.tocchetti@libero.it

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