Goloso e Curioso
A Milano Natale stellato con Gianfranco Vissani Trasferta meneghina per lo chef umbro che porta la sua arte a Palazzo Parigi

A Milano Natale stellato con Gianfranco Vissani Trasferta meneghina per lo chef umbro che porta la sua arte a Palazzo Parigi

Per celebrare le feste con “gusto” in un’atmosfera incantata, Palazzo Parigi Hotel & Grand Spa ospiterà nella propria cucina  lo chef 2 stelle Michelin Gianfranco Vissani, che calcherà per la prima volta la scena culinaria meneghina dal 12 dicembre al 1° gennaio.

“Porto a Palazzo Parigi la mia creatività tra tradizione e innovazione, la provocazione di Vissani. Creo ogni piatto come un’opera d’arte, gli ingredienti sono i suoi colori. Uno può essere paragonato a un Rembrandt o a un Velasquez, un altro a un’opera d’arte contemporanea”. Spiega lo chef umbro che racconta così i menù speciali che ha creato per Palazzo Parigi e per i milanesi: “Il menù della Vigilia è galeotto, a partire dal prezzo (€ 90, bevande escluse, ndr), e ha per protagonista l’astice, proposto con gelatina di peperoni rossi e salsa di pomodori gialli arrosto; quello di Natale comprende un capolavoro come il Risotto con asparagi, fonduta di pera e crudo di gamberi rossi. A Capodanno propongo un piatto come l’Aragosta con insalata di avocado, salsa di aragosta e zenzero, tartara di tonno e olive, infuso di zenzero fresco, creato per far sognare, e porto la tradizione del cotechino con le lenticchie, dove però la zuppa di lenticchie è contaminata da un purè di carote arancione e il cotechino è essiccato all’arancia”.

 

La stessa filosofia, dove convivono provocazione, tradizione e contemporaneità, accompagnate da una profonda conoscenza delle materie prime, accuratamente selezionate, si rispecchia nel menù à la carte, opera d’arte che andrà in scena ogni sera, ad eccezione di quelle della Vigilia e di San Silvestro.

Altri protagonisti quotidiani dell’esperienza di Vissani a Palazzo Parigi saranno la merenda – ovvero l’aperitivo alla maniera dello chef umbro -, e il brunch, nella personale e unica interpretazione del maestro: “Il brunch non è altro che una tavola calda a cui hanno tolto il vapore dai vetri per sostituirlo con banconi lucidi, dove non ci sono tovaglie ma non mancano mai le orchidee. Oggi il brunch è minimalista, i piatti sono luccicanti ma sanno di poco. La tavola calda, invece, è un simbolo italiano, riporta a Roma, in Via Veneto, negli anni Sessanta. Noi qui vogliamo far rivivere la tradizione della tavola calda, con la sua qualità del cibo e la sua attenzione alle materie prime, nello spettacolo di Palazzo Parigi, circondati di bellezza”.

E sarà proprio l’unicità italiana una delle parole chiave di “Vissani a Palazzo Parigi”, un fil rouge che unisce il Maestro e la realtà che lo ospita, che si distingue per essere un albergo di proprietà e gestione completamente italiana in un mondo, quello dell’ hotellerie a 5 stelle, dominato anche a Milano dalle grandi catene internazionali.

 

Una destinazione dall’eleganza raffinata nel cuore del capoluogo lombardo, pronta ad accogliere il celebre chef, la sua arte e parte della brigata del ristorante di Casa Vissani in quel di Baschi (Pg), per far vivere l’esperienza sensoriale straordinaria della cucina del Maestro nella magia di Palazzo Parigi.

 

Ristorante Gastronomico

Palazzo Parigi,

Corso di Porta Nuova, 1, Milano

Telefono: 0262562555

restaurants@palazzoparigi.com

www.palazzoparigi.com

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Simonetta
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Simonetta

Giornalista free lance, la comunicazione è il mio pane. Insieme ad essa la passione e la curiosità per il cibo ed il vino che non nascono per caso, soprattutto se si nasce in una famiglia dove la condivisione e la cucina sono  gesto d’amore e accoglienza. Forse non è necessario cercare una ragione o un motivo, ma se dovessi dare una risposta al perché di questa passione direi che sta nel non essere mai uguali, nel rappresentare un territorio, la sua storia, le sue risorse. Da qui la curiosità e la ricerca di ciò che è buono e tipico in ogni parte del mondo, in ogni luogo dove le genti del luogo e quelle arrivate lì per restare - o ancora di passaggio per raggiungere nuove vite – hanno lavorato le ricchezze della terra per trasformarle in una cucina con una sua propria identità. Quanto al vino, la sua capacità di raccontare tante storie:  i profumi ed i sentori che porta con sé ad ogni sorso e ad ogni bottiglia, il territorio che esprime, le  persone che lo producono .  Federico Fellini diceva che il vino “è nuovo ad ogni sorso e, come avviene con i film, nasce e rinasce in ogni assaggiatore”:  il che è profondamente  vero e questa verità riesce a stupirmi ogni volta che entro in contatto con questo mondo.

simonetta.tocchetti@libero.it

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