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Dal 1 ottobre 2016, dopo un lungo restauro durato 8 anni, il Fondaco dei Tedeschi verrà restituito ai veneziani e ai turisti che frequentano Venezia. Il grande edificio storico, situato sul Canal Grande, di fianco al ponte di Rialto, riapre quindi le sue porte sotto l’egida del brand T Galleria che identifica i megastore extralusso del gruppo DFS, già presenti in molte città e aeroporti del mondo, ma all'esordio italiano.
La struttura di oltre 6000 metri quadri comprende
nomi della moda e del lusso, boutique esclusive, celebri brand della cosmetica,
artigianato locale e specialità enogastronomiche, al fine di offrire
un'esperienza di lifestyle all'italiana.
Un’ampia selezione dei prodotti dell’azienda Bottega
(vini spumanti, vini rossi, grappe, liquori, creme) è stata scelta per il food
store, che occuperà lo spazio al piano terra. L’iconica bottiglia Bottega Gold,
caratterizzata dalla bottiglia con l’inconfondibile livrea dorata, verrà
venduta esclusivamente per questo spazio con un cartellino “Venetian Gold”, che
vuole essere una celebrazione del luogo e dell’unicità di Venezia. Altra
referenza altovendente sarà certamente il Limoncino Bottega che viene prodotto
con una selezione di limoni di Sicilia. Nel corso del processo di infusione
viene aggiunta grappa veneta che regala al liquore un verve speciale e una
grande personalità.
Questa prestigiosa vetrina veneziana è per Bottega
un fiore all’occhiello. L’azienda trevigiana, presente con i propri prodotti
nei duty free dei principali aeroporti dei cinque continenti e a bordo di
compagnie aeree di primaria grandezza, conta quindi su di uno spazio espositivo
di grande prestigio a non più di 50 km dalla propria sede produttiva.
Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981