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Riserva Franciacorta docg Secolo Novo millesimato: i magnifici 5 de “Le Marchesine”

Riserva Franciacorta docg Secolo Novo millesimato: i magnifici 5 de “Le Marchesine”

Con 47 ettari di vigneti e 500 mila bottiglie vendute nel mondo, è una delle più importanti realtà del territorio, che ogni anno donano milioni di bollicine millesimate docg agli appassionati del buon bere. Stiamo parlando dell'Azienda Agricola Le Marchesine–Franciacorta, rinomata per le qualità organolettiche dei suoi millesimati nelle diverse tipologie. Per ribadire queste peculiarità, Loris Biatta, patron dell'azienda, quest'anno ha dedicato la "verticale" al Franciacorta docg Riserva Secolo Novo Millesimato.

 

In una verticale per addetti ai lavori ha proposto in degustazione cinque annate: 2009 – 2006 – 2004 – 2002 e 1995. Ognuna ha saputo raccontare, secondo le proprie caratteristiche, le peculiarità delle diverse vendemmie.  Questa, infatti, la sfida che ogni anno l’azienda Le Marchesine si pone con i propri millesimi: contraddistinguere l’annata, la longevità e la grande forza di questo vino e valorizzare il terroir. 


La bollicina millesimata che ha conquistato tutti è stata il 2004, annata che ha sfiorato l’eccellenza. In bocca si apre donando al palato sensazioni uniche, lunghe e persistenti, bollicine scoppiettanti con profumi di frutta, una buona acidità e mineralità. Anche le altre annate non hanno deluso: il 2009, fresco e ricco di profumi e tante bollicine che sembravano in processione, belle da vedere. La sorpresa è stata l'annata del 1995, che ha dimostrato la longevità di questo Chardonnay che nasce sulla collina la Santissima di Gussago, un vino ancora fresco, non ossidato e ancora carico di acidità. In bocca risulta caldo e lungo, il colore è intenso, ricco di profumi, buona schiuma con bollicine quasi persistenti.


L'inestimabile vanto de Le Marchesine è presentare in degustazione non prodotti di annate storiche con sboccature recenti, bensì i medesimi prodotti che venivano commercializzati negli anni passati. Ecco allora che assaporare un Franciacorta docg Secolo Novo Millesimato con un carattere così ben delineato ed una vitalità ancora ben marcata non può che emozionare e conquistare anche i palati più esigenti.


Le 5 annate hanno dimostrato come si evolve col passare degli anni questo vino. Colpisce subito la freschezza e l'eleganza. Si fa notare per il perlage finissimo e persistente che arriva al naso con grande piacere, quindi rivela grande struttura e notevole morbidezza. Rappresenta perfettamente la filosofia della “bollicina a tutto pasto”.

 

 Il Franciacorta docg Riserva Secolo Novo Brut Millesimato nasce da selezioni clonali di uve Chardonnay con vendemmia a mano. Le bottiglie vengono accatastate in locali di affinamento a temperatura controllata (12° - 14°) per almeno 48 mesi che lo portano ad assumere un particolare profumo e sapore con un lungo e finissimo perlage. Si presenta di colore giallo paglierino brillante con riflessi oro-verde. Al naso si percepisce la nocciolina tostata, margarina, note mentolate e di cedro candido. Avvolgente e rotondo al gusto e grande equilibrio tra acidità e sapidità. Nell'insieme è un vino elegante e dalle grandi occasioni.

 

Le Marchesine si confermano come una delle più preziose realtà vitivinicole della Franciacorta, dalla cui cantina escono importanti vini di diverse tipicità.

 

Azienda Agricola Le Marchesine – Via Vallosa 31 – 25050 Passirano (Bs) – Telefono 030.657005

info@lemarchesine.comwww.lemarchesine.com

 

 

 

 

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Roberto Vitali
Riserva franciacorta docg secolo novo millesimato: i magnifici 5 de “le marchesine”

Roberto Vitali

Roberto Vitali

Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990)  poi trasformato in  “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981

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