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Dieci grandi millesimi di Franciacorta Docg, dal 2010 al
1999, sono stati i protagonisti di una degustazione senza precedenti alla
azienda Villa di Monticelli Brusati, Franciacorta. Una degustazione che ha
letteralmente ammaliato per lo stile di ogni singola annata, ognuna con
caratteristiche diverse, legate a differenti condizioni climatiche,
maturazioni, fasi vendemmiali: annate preziose, protagoniste di un ideale
“ponte aromatico” che – in virtù anche di sboccature sapientemente armonizzate
nel tempo- si sono rivelate espressione autentica di un territorio
straordinario, oltre che testimonianza di passione, esperienza, intuizioni,
attenzione estrema ai dettagli.
La degustazione, condotta da Andrea Galanti (miglior
sommelier d’Italia 2015) ha, fra gli altri, immortalato il Diamant 2000:
un’annata eccezionale, sia per il valore organolettico sia per la qualità
delle uve: il clima caldo, pur con una discreta piovosità, quell’anno
aveva consentito una perfetta maturazione delle uve, leggermente
anticipata. Nonostante la gradazione oltre la media, il 2000 ha mantenuto
un’ottima acidità. Con una sboccatura del marzo 2004, questo Diamant ha
dimostrato una volta di più che degustare bollicine i cui degorgement
sono lontani nel tempo non incide minimamente sull’eccellenza del
prodotto, ma anzi ne può esaltare le doti di unicità.
In linea con lo spirito imprenditoriale di Roberta Bianchi,
che conduce con Paolo Pizziol la cantina di famiglia fondata dal padre
Alessandro Bianchi, gli altri Diamant degustati (particolarmente i Millesimi
2006 e 2008) hanno rivelato una tenuta straordinaria, degna di un terroir
che sa coniugare egregiamente territorio, heritage, stile della cantina e
tecniche enologiche. Molto elevati i punteggi sulle schede dei
giornalisti-degustatori, tutti competenti e preparati in materia.
Alla esperienza degustativa, Villa Franciacorta ha voluto
abbinare un altro tipo di esperienza, altrettanto memorabile: infatti, dopo un
pranzo in cantina al termine della degustazione, curato magistralmente da
Stefano Cerveni (chef stellato del Ristorante Due Colombe di Borgonato di Corte
Franca e della Terrazza Triennale Osteria con Vista di Milano), Roberta Bianchi
e Paolo Pizziol hanno invitato i giornalisti ad ammirare l’ultima, incredibile,
opera di Christo, la passerella galleggiante sul lago d’Iseo di cui tutto il
mondo parla, rendendoli protagonisti attivi di un percorso privilegiato che ha
consentito di “vivere” in toto la mitica passerella, nonché di poterla ammirare
da eleganti e veloci imbarcazioni private che hanno solcato il lago d’Iseo.
Grazie a una perfetta organizzazione, Villa ha consentito
alla stampa di passare una giornata all’insegna di arte e natura, offrendo una
grande opportunità: quella di percorrere Floating Piers senza code e senza
disagi, godendo dell’atmosfera unica di Montisola e dell’isola di San Paolo,
peraltro in uno dei giorni di massima affluenza del pubblico (quasi 100mila
visitatori!). Un’interpretazione del lago diversa e speciale che ha permesso a
tutti non solo di essere protagonisti di un’esperienza unica, ma anche di
sentirsi parte dell’opera stessa come immaginato dall’artista Christo. Il
panorama lacustre, suggestivo e per molti inedito, ha confermato una volta di
più la straordinaria bellezza dei luoghi, in uno scenario naturale distante
solo pochi chilometri dalla Franciacorta. Alla “mini crociera” sul lago, per
ammirare l’opera dall’acqua brindando con il Franciacorta Saten millesimato
2011, è seguita la cena al ristorante No-Do di Paratico, in posizione
suggestiva sulla sponda bresciana del lago, dove un menù “mediterraneo” si è
perfettamente abbinato a Franciacorta Emozione Brut millesimato 2011,
Franciacorta Extra Brut millesimato 2009, Franciacorta Boké Rosé Brut
millesimato 2011. Coloro che hanno deciso di completare “l’esperienza Villa”
hanno potuto trascorrere la notte presso l’agriturismo Villa Gradoni
all’interno del Borgo, una degna conclusione di una giornata a tutto tondo,
vissuta all’insegna di stile, raffinatezza e di quell’amore per il proprio
lavoro fatto di piccole attenzioni che fanno sentire l’ospite coccolato, a
conferma di quel “buon gusto italiano” che tutto il mondo ci invidia.
Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981