IL PROSECCO DOCG DI MARSURET ESALTA LA CUCINA DI PESCE ALLA CAPRESE

Si scrive spumante, ma si legge Prosecco. Il boom delle bollicine italiane nel mondo sta tutto lì, nel bianco frizzante che si produce tra Veneto e Friuli Venezia Giulia. La produzione di Prosecco (tra Doc e Docg) supera ormai quella dello Champagne. Lo scorso anno vennero prodotte e vendute nel mondo circa 500 milioni di bottiglie di Prosecco e anche quella 2018 si preannuncia vendemmia ricca.


Prosecco Docg e grande cucina di mare si sono incontrati tra le verdi colline di Mozzo (pochi chilometri dal centro di Bergamo) al ristorante “La Caprese” dell’inossidabile Bruno Federico, cuoco e sommelier di valore, tra i migliori in Lombardia. Così come di valore si sono dimostrati i vini abbinati ai piatti, vini tutti targati Marsulet, la nota azienda che ha sede nel cuore della zona del Prosecco Docg, a Guia di Valdobbiadene (Tv).

Due in particolare i vini degustati con ottime valutazioni da parte di tutti i numerosi commensali: il Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Brut “San Boldo” (abbinato a un fantastico piatto di crudité di pesci marinati secondo la tradizione di Capri) e il Cartizze Superiore di Valdobbiadene Docg Dry, servito alla giusta temperatura sul “gran fritto misto” e a fine pasto per brindare in allegria all’estate. Posti esauriti, come sempre quando Bruno Federico organizza serate a tema.

Presente a parlare dei suoi vini Ermes Marsura, titolare dell’azienda con i figli Alessio e Enrico. Questi ultimi rappresentano la quarta generazione dell’azienda, fondata nel 1936 con l’acquisto del primo vigneto a Guia di Valdobbiadene. Oggi gli ettari di vigneto in proprietà sono 50 nella zona a Docg e altri 10 della zona a Doc. Le bottiglie prodotte annualmente sono circa 800 mila; solo 14 mila le bottiglie di Cartizze. Le vie dell’export sono attivate da anni e lasciano ben sperare in un ulteriore incremento delle vendite. Attualmente va all’estero (soprattutto Nord Europa, Usa, Giappone, Canada) il 30 per cento della produzione.


Marsuret è il soprannome storico della famiglia Marsura, i cui membri, viticoltori da generazioni, sono da sempre indissolubilmente legati alle colline di Valdobbiadene. A fondare l’azienda nel 1936 è Agostino Marsura, che acquista un vigneto a Guia di Valdobbiadene e inizia a produrre il primo vino frizzante a fermentazione naturale in bottiglia. Il fratello Giovanni, di molti anni più giovane, proseguirà la strada della produzione di qualità dedicandosi alla cura dei vigneti, alla raccolta manuale e alla selezione delle uve utilizzate per la preparazione dei vini. Valori che anche oggi come allora distinguono la cantina Marsuret.


Nato e vissuto tra i vigneti, Ermes, figlio di Giovanni, ha ereditato un prezioso patrimonio di conoscenze e di valori. Oltre ad essere orgoglioso depositario della tradizione, Ermes Marsura ha introdotto una fase di importante evoluzione caratterizzata dall’adozione di nuove tecniche di produzione e ricerca per garantire un prodotto ineccepibile sotto tutti gli aspetti. Il futuro non potrà che andare nella stessa direzione anche grazie all’apporto di idee, nuove conoscenze ed entusiasmo dei figli e di tutto lo staff che lo affianca nelle varie fasi della produzione e commercializzazione.

Oggi, dopo più di 80 anni dalla prima vendemmia, Marsuret è ormai un marchio affermato nell’effervescente mercato del Prosecco Superiore Docg. La cura dei vigneti e la produzione diretta delle uve utilizzate per i propri spumanti rimangono sempre al centro dell’attività aziendale, a garanzia di un controllo totale dell’intera filiera produttiva. In cantina non sono mancate le innovazioni, culminate nel 2012 con la costruzione di una nuova struttura, sempre a Guia, che ha permesso di migliorare ulteriormente le tecnologie di vinificazione e spumantizzazione, con l’obiettivo di portare nel bicchiere del consumatore un prodotto allo stesso tempo genuino ed espressivo del territorio

A riprova di questo continuo processo di crescita e miglioramento, sono numerosi i premi ottenuti negli anni. A partire dalla Gran medaglia d’oro conferita al Prosecco Docg Superiore Extra-dry “Il Soller” al Vinitaly 2007, fino all’ultimo riconoscimento ricevuto dal Prosecco Valdobbiadene Docg Superiore di Cartizze Dry come “Miglior Prosecco” nell’Annuario dei migliori vini italiani 2017 di Luca Maroni.


Nella foto Ermes Marsura.

0 Commenti

Lascia un commento

Acconsento al Trattamento dei miei dati Personali nel rispetto del reg. 2016/679/UE e dichiaro di avere letto l'informativa sulla Privacy

Roberto Vitali

Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981

Acconsento al Trattamento dei miei dati Personali nel rispetto del reg. 2016/679/UE e dichiaro di avere letto l'informativa sulla Privacy
Accetto di ricevere informazioni in merito a promozioni, news ed eventi relativi a questo sito in conformità al nuovo reg. 2016/679/UE sulla Privacy.