IL CONSORZIO TUTELA MOSCATO DI SCANZO FESTEGGIA A VINITALY I SUOI 25 ANNI

La più piccola DOCG d’Italia protagonista in fiera nel padiglione della Lombardia stand D7/8

Per il secondo anno consecutivo i produttori di Moscato di Scanzo sono stati presenti al Vinitaly sotto l’egida del Consorzio di Tutela Moscato di Scanzo: un evento che fa partire le iniziative per i 25 anni del Consorzio e che premia un’annata da incorniciare. Nel 1993 è stato costituito il Consorzio di tutela Moscato di Scanzo, ora guidato da Paolo Russo, al suo primo mandato da presidente, per promuovere e tutelare questo unico moscato rosso passito.

Se un quarto di secolo sembra poco, non lo è un giro d’affari di 1 milione di euro nel 2017, 60.000 bottiglie prodotte in soli 31 ettari, 20 soci, la notorietà in Italia e all’estero. Questi i numeri del Consorzio di tutela Moscato di Scanzo, che tutela un vino prodotto in zona fin dal XIV secolo ma che solo recentemente ha ottenuto una propria denominazione, conquistando prima la Doc quindi, nel 2009, la Docg.

Si è iniziato a festeggiare l’anniversario a Vinitaly, la più importante fiera dedicata al vino in Italia, e sono previste importanti iniziative per tutto l’anno. «Venticinque anni sono un traguardo importante – afferma il presidente Paolo Russo, alla guida del Consorzio dal 2016 - e siamo orgogliosi del percorso svolto finora. Il riconoscimento della DOCG, il progetto di sequenziamento del DNA, la creazione di due vigneti sperimentali coi cloni ricavati e il ritorno, per il secondo anno consecutivo dopo un’assenza di tre anni, a Vinitaly, sono solo alcuni dei risultati più tangibili del nostro impegno. Non va però sottovalutato il lavoro quotidiano che grazie all’entusiasmo dei produttori e dei soci portiamo avanti per la tutela e la promozione del nostro vino, in Italia e all’estero. È oggi probabilmente il moscato passito rosso più ricercato d’Italia, sia per la produzione limitata sia per l’unicità delle caratteristiche».

L’obiettivo del Consorzio è raggiungere nuove frontiere. Un orizzonte che non esclude l’impegno sul territorio, dove è fortemente radicato. A Scanzorosciate è stata infatti istituita una vera e propria Festa del Moscato, giunta oramai alla 13.a edizione, che ogni anno a settembre accoglie circa 40.000 persone interessate a scoprire il pregiato passito mobilitando e coinvolgendo l’intera cittadina. (l’edizione 2018 sarà dal 6 al 9 settembre).

Per Vinitaly 2018 (Verona 15-18 aprile) il Consorzio del Moscato di Scanzo ha messo in campo la sua formazione. Per il secondo anno consecutivo i produttori hanno partecipato uniti, in modalità differenti, a Vinitaly: Il Francès www.frances.it; Benigni Andrea; Cerri www.agriturismocerri.it; Daldossi; De Toma www.detomawine.com; Fejoia www.fejoia.it; La Berlendesa; La Corona www.aziendalacorona.com; La Rodola www.larodola.it; Martinì di Lucchetti Ippolita www.martinicoldipaste.com; Pagnoncelli Folcieri www.moscatopagnoncelli.com; Ronco della Fola www.roncodellafola.it; Magri Sereno (coespositore) www.aziendaagricolamagrisereno.it.

Vino da meditazione per eccellenza, il Moscato di Scanzo presenta un colore rosso rubino carico e un sapore equilibrato ed elegante, moderatamente dolce, dagli aromi fruttati e speziati con leggero retrogusto di mandorla. Va servito ad una temperatura di 15°/16° C, in grandi calici per favorirne l'ossigenazione.

mail: info@consorziomocatodiscanzo.it

web: www.consorziomocatodiscanzo.it

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Roberto Vitali

Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981

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